Ancona, 8 ott.
(Adnkronos Salute) – "Quante famiglie in Italia e in Europa hanno persone con una malattia del cervello: l'Alzheimer, il mal di testa, l'ictus, il Parkinson. E quanta sofferenza c'è nelle famiglie, perché queste persone non solo soffrono, ma sono anche un carico economico enorme per il sistema pubblico. Se invece pensiamo a prevenire il più possibile queste malattie neurologiche", avremo benefici non solo per "le persone, ma anche per tutta la società.
Adesso abbiamo la possibilità di prevenire" queste malattie, "la comunità scientifica ha gli strumenti per farlo, ma non ci si pensa" abbastanza. Lo ha detto Elena Moro, neurologa all'Università di Grenoble (Francia) e presidente dell'European Academy of Neurology (Ean), una società che raccoglie i 45mila neurologi che vivono in Europa, all'Adnkronos Salute questa mattina ad Ancona in occasione dell'evento 'Dare priorità alla salute del cervello: un imperativo globale per la salute pubblica', organizzato nel calendario di Extra G7 Salute da Ean, in collaborazione con Sin (Società italiana di neurologia) e con la Strategia italiana per la salute del cervello.
"Bisognerebbe partire dai bambini – spiega Moro – Insegniamo ai bambini come lavarsi i denti per prevenire le carie: allo stesso modo, dovremmo insegnare loro che l'esercizio fisico, dormire bene, mangiare correttamente possono già fare molto per la salute del cervello. Bisogna anche ridurre l'uso del telefonino e incentivare altre attività sociali che stimolino il cervello nel modo giusto. Questi – aggiunge – sono aspetti fondamentali fin dall'infanzia, ma dovrebbero essere mantenuti anche in età adulta.
A livello sociale, promuovere l'esercizio fisico, ore di sonno adeguate, una buona qualità del sonno e una corretta alimentazione sono tutti fattori importanti per il benessere del cervello. Inoltre, c'è un collegamento significativo tra intestino e cervello, quindi l’alimentazione gioca un ruolo chiave".
In Europa, "stiamo anche cercando di ottenere maggiori finanziamenti per la ricerca sulle malattie neurologiche, sia per la prevenzione che per la cura di chi è già affetto da queste patologie – sottolinea la presidente Ean – Ogni comunità neurologica nazionale è parte di questa campagna: organizziamo congressi annuali e promuoviamo attività in collaborazione con società nazionali, come la Società neurologica italiana".
Le principali malattie neurologiche in Europa, su cui si focalizza la ricerca, sono "l'ictus e le patologie neurovascolari, le demenze, il Parkinson, l'epilessia e il mal di testa – elenca Moro – Ci sono progressi significativi, perché comprendiamo meglio come si sviluppano queste malattie e possiamo quindi creare farmaci più efficaci, sia per prevenirle che per gestirle, e in alcuni casi, per curarle. Mi riferisco, ad esempio, ai nuovi farmaci per l'emicrania, che sono molto promettenti.
Ci sono anche farmaci per l'Alzheimer che stanno facendo progressi, anche se con qualche difficoltà. Inoltre, per il Parkinson, ci sono degli anticorpi che potrebbero rallentare la progressione della malattia. Ma è fondamentale puntare sulla prevenzione, perché il cervello, una volta danneggiato, fa molta fatica a rigenerarsi. Non si rigenera completamente, e le cicatrici che rimangono – conclude – possono avere conseguenze non tanto estetiche, ma funzionali".