Matteo Bassetti, primario di Malattie infettive del policlinico San Martino di Genova, ha commentato gli ultimi dati sul morbillo resi dall’Istituto superiore di sanità nel bollettino curato dalla sorveglianza epidemiologica nazionale.
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L’allarme di Bassetti
“I dati confermano che purtroppo in questo 2024 è partita un’epidemia: abbiamo numeri significativi, 213 casi in 3 mesi, rispetto al 2023 con pochi casi. È solo l’inizio, il peggio deve arrivare e temo che sarà a cavallo dell’estate” ha esordito così Matteo Massetti, che ha poi prseguito: “La popolazione colpita è non vaccinata o con una sola dose, tra 15 e 40 anni, una fascia già messa in evidenza dal report dell’Ecdc che aveva registrato 30mila casi nel 2023.
Mi colpisce che nessuno si preoccupi per le complicazioni: non è una malattia tranquilla e gestibile, se la prendi in età adulta può essere grave e dare complicazioni. La vaccinazione è lo strumento di protezione che il Servizio sanitario nazionale deve mettere in campo. Non è più iniziativa del singolo, ma serve l’intervento dello Stato che deve tutelarsi con le vaccinazioni“.
I casi di morbillo in Italia
Secondo l’Iss, nei primi tre mesi del 2024 in Italia sono stati 213 i casi di morbillo, l’85% dei quali confermati.
Tra queste, 34 infezioni sono state notificate a gennaio, 93 a febbraio e 86 a marzo. Quasi 9 contagiati su 10 (88,2%) non erano vaccinati. Il 68% dei contagi (146 su 213) è stato segnalato da tre regioni (Lazio, che riporta l’incidenza più alta; Sicilia; Toscana). Cinquantasei casi (26,3%) hanno riportato almeno una complicanza, inclusi 23 casi di polmonite e un caso di encefalite in un giovane adulto, non vaccinato.
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