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Psichiatra e infermiere sequestrati a Montedomini: "Un'ora di paura"

Psichiatra e infermiere sequestrati

Una psichiatra e un infermiere sono stati sequestrati e minacciati in un centro di salute mentale a Montedomini.

In un centro di salute mentale a Montedomini, un uomo di 50 anni ha sequestrato e minacciato una psichiatra e un infermiere.

Montedomini, psichiatra e infermiere sequestrati: un’ora di paura

Un’ora di puro terrore quella passata da una psichiatra, Martina Moneglia, e un infermiere nel centro di salute mentale di Montedomini. Un uomo di 50 anni, armato, li ha sequestrati. “Lei dottoressa per questa volta la risparmio, ma lui lo ammazzo” sono state le sue parole. La psichiatra ha spiegato che non si è trattato di un incidente, ma di qualcosa che si poteva evitare, visto che il 50enne era da tempo noto alle forze dell’ordine per episodi di violenza, avvenuti anche in famiglia.

L’uomo era stato portato diverse volte al pronto soccorso dalle forze dell’ordine, ma i medici non avevano riscontrato patologie psichiatriche. Pochi giorni fa è entrato nel centro di salute mentale seguendo un paziente, perché voleva delle pillole. Ha iniziato a prendersela con la psichiatra, che non era di turno. La dottoressa e l’infermiere lo hanno portato in un ufficio per cercare di calmarlo, ma lui ha tirato fuori un coltello e un cacciavite.

Montedomini, psichiatra e infermiere sequestrati: “L’esperienza peggiore della mia vita professionale”

La dottoressa, come riportato dalla Nazione, ha raccontato che l’uomo ha posato il coltello sulla scrivania per far capire le sue intenzioni, mentre stringeva un cacciavite. Ha poi tirato fuori il sellino di una bicicletta, che ha come supporto un tondino di ferro di 30 cm. “Fuori dalla stanza aveva lasciato una tanica di qualche liquido, presupponiamo infiammabile” ha aggiunto la psichiatra. “Quando ho visto il coltello mi sono alzata in piedi, lui mi ha detto ‘si sieda’. Io sono rimasta ferma; immobile, a subire minacce di morte, con quest’uomo armato che ci ha imposto la sua violenza per 45 minuti” ha aggiunto la dottoressa, spiegando che ci vuole più sicurezza. “Quello che però sconcerta, dopo aver vissuto forse una delle peggiori esperienze della mia vita professionale, è il senso di impunità che queste persone trasmettono” ha poi concluso.