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Momenti di paura al Palazzo di Giustizia di Milano: minacce e aggressioni

Momenti di paura al Palazzo di Giustizia di Milano

Un'indagine riaperta dopo minacce gravi durante un'udienza di stalking a Milano.

Un episodio inquietante al Palazzo di Giustizia

Il Palazzo di Giustizia di Milano è stato teatro di un episodio di grande tensione, quando un indagato per stalking ha dato in escandescenza durante un’udienza. L’uomo, per il quale la Procura aveva richiesto l’archiviazione, ha minacciato l’ex moglie con frasi inquietanti come “ti taglio la testa” e “vi brucio tutti”. La situazione è degenerata rapidamente, con il soggetto che ha quasi aggredito non solo la donna, ma anche la sua avvocata e la giudice presente.

La mancanza di sicurezza nelle udienze

Questo episodio solleva interrogativi sulla sicurezza all’interno del Palazzo di Giustizia. Testimoni presenti hanno riferito che, a causa della carenza di presidi di sicurezza, non è stato possibile intervenire tempestivamente. Il vigilantes presente è riuscito a portare l’indagato fuori dall’ufficio del magistrato, ma la paura di un’aggressione fisica era palpabile. Le stanze dei giudici, dove si svolgono udienze delicate come questa, non sono dotate di sistemi di allarme, il che mette a rischio la sicurezza di tutti i presenti.

Possibili sviluppi delle indagini

Le conseguenze di questo episodio potrebbero essere significative. Le annotazioni su quanto accaduto saranno inviate alla Procura, e si prevede che venga adottata una nuova misura cautelare nei confronti dell’indagato, soprattutto a tutela della ex moglie. Inoltre, potrebbe aprirsi un filone d’indagine per oltraggio e minacce a pubblico ufficiale nei confronti della giudice, con la Procura di Brescia che si occuperà dei reati commessi contro le toghe del capoluogo lombardo. Questo episodio mette in luce la necessità di rivedere le misure di sicurezza nelle aule di giustizia, per garantire la protezione di tutti coloro che vi operano.