L’Università di Torino, a seguito di accuse di molestie, è scossa da una serie di proteste. Cambiare Rotta, una formazione giovanile comunista, ha annunciato il blocco delle lezioni.
- LEGGI: La morte di Paolo Pasqualini, sbranato dai cani nel bosco di Manziana: il dolore della sorella
Le proteste
Cambiare Rotta ha diffuso una nota in cui invita a partecipare alle proteste: “Non un’altra mela marcia, ma lo stesso modello di ateneo. Contro le molestie per una nuova università in una nuova società!”
Questa mattina studentesse, studenti, matricole, laureandi e forse anche professori si sono uniti all’Università di Torino, a Palazzo Nuovo, per protestare.
Il caso di molestia
A meno di 48 ore dalle proteste giunge la notizia degli arresti domiciliari per Giancarlo Di Vella, l’ex direttore della scuola di Medicina Legale, accusato di stalking, falso e minacce, oltre ad aver approfittato della sua posizione per tenere comportamenti ambigui nei confronti delle specializzande. Tra le accuse, sfioramenti, baci rubati e frasi inopportune.
Interviene Cambiare Rotta: “Non possiamo parlare di casi isolati: quello con cui ci stiamo interfacciando è un modello le cui radici producono e permettono violenza. Riteniamo inaccettabile che lo sfruttamento dello status sociale privilegiato di soggetti con una posizione di sicurezza sociale e economica diventi sistematicamente una legittimazione per prevaricazione, ricatti e molestie.”