Il fatto è avvenuto due giorni fa, di mattina, nel centro di Modena.
I carabinieri che stavano sorvegliando la zona di largo Garibaldi hanno fermato un nordafricano perché si guardava in giro in modo sospetto. Dopo avergli chiesto i documenti sarebbe nata una discussione che ha spinto uno dei carabinieri a colpire l’uomo con pugni sul volto e sull’addome.
Il pestaggio prima dell’arresto
Il tutto è avvenuto due giorni fa, poco prima delle dieci in largo Garibaldi, davanti al teatro Storchi.
I carabinieri che avevano il compito di sorvegliare la zona si sono fermati per controllare un giovane nordafricano seduto ad una panchina mentre aspettava il bus che l’avrebbe condotto al suo luogo di lavoro.
Stando a quanto emerso dalle parole che i carabinieri hanno riferito al giudice, l’uomo è stato sottoposto a controllo perché si guardava attorno con atteggiamento sospetto. Gli avrebbero poi chiesto i documenti ma il nordafricano avrebbe risposto dicendo che non li aveva con sé e che avrebbe chiamato un amico per farseli portare perché al momento aveva solo l’abbonamento del bus.
I carabinieri però hanno poi rivelato all’uomo che avrebbero dovuto portarlo in caserma per una fotosegnalazione, ed è qui che sarebbe iniziata una discussione. L’uomo si sarebbe infatti opposto a tale procedura non capendo perché dovesse essere portato via ed ha così iniziato a protestare. A quanto pare è a questo punto che uno dei carabinieri ha colpito ripetutamente il nordafricano con pugni sul volto e sull’addome.
L’uomo non costituiva alcun pericolo
Successivamente l’uomo è stato arrestato per resistenza a pubblico ufficiale e danneggiamento, il nordafricano è risultato incensurato ed ha anche riferito al giudice di essere stato picchiato senza alcun motivo apparente. Giudice che ha sottolineato come l’uomo non costituisse alcun pericolo ed è stato rimesso in libertà senza alcuna misura cautelare.
Al momento non sembra che sia stata aperta un’indagine nei confronti dei carabinieri che hanno malmenato l’uomo, ma il comando provinciale dell’Arma di Modena ha reso noto che entrambi i militari sono stati temporaneamente reimpiegati in altri incarichi.