> > Modella uccisa e tritata nel frullatore, la versione del marito: "È stata le...

Modella uccisa e tritata nel frullatore, la versione del marito: "È stata legittima difesa"

modella uccisa frullatore

Strangolata, fatta a pezzi e poi tritata in un frullatore: così è stata uccisa Kristina Joksimovic dal marito

La modella Kristina Joksimovic, 38 anni, è stata uccisa nel febbraio scorso nella sua casa di Binningen, vicino a Basilea, in Svizzera. I dettagli della morte, emersi dai media locali dopo le indagini delle forze dell’ordine, sono inquietanti. La donna sarebbe stata strangolata, fatta a pezzi e tritata nel frullatore, ma il marito si difende.

La morte di Kristina Joksimovic

Kristina Joksimovic, la finalista di Miss Svizzera, dopo essere stata uccisa dal marito sarebbe stata fatta a pezzi e messa in un frullatore. I fatti risalirebbero allo scorso 13 febbraio 2024, ma oggi, 12 settembre, il Tribunale federale di Losanna ha rigettato la domanda di scarcerazione dell’uomo.

A confessare l’omicidio è stato il marito di 41 anni, ha dichiarato di averlo fatto per “legittima difesa”, dopo che lei lo aveva minacciato con un coltello.

I dettagli inquietanti della morte della modella

Gli inquirenti nella casa di Binningen, nel Canton Basilea Campagna, nel distretto di Arlesheim, avrebbero trovato il corpo della donna fatto a pezzi e alcune parti erano state addirittura messe in un frullatore a immersione, ridotte in purea e sciolte in una sostanza chimica.

Stando alle prime informazioni riportate dal quotidiano bz Basel – News für die Region Basel, l’uomo avrebbe smembrato il corpo con un seghetto alternativo, un coltello e delle cesoie da giardino.

La confessione del marito della modella uccisa

La coppia era sposata dal 2017, ma la loro relazione secondo gli amici era in crisi da mesi. In una prima versione l’uomo avrebbe raccontato di aver trovato la moglie senza vita nella lavanderia. Poi, a quasi un mese dal delitto, ha confessato l’omicidio affermando di trattarsi di legittima difesa. Tuttavia, il rapporto medico-legale ha smontato la versione fornita dall’uomo sulla presunta autodifesa.

“Il presunto colpevole ha mostrato un livello notevolmente elevato di energia criminale, mancanza di empatia e sangue freddo dopo aver ucciso sua moglie e ha cercato di insabbiare il crimine”, affermano gli agenti che stanno seguendo il caso.