**Mo: opposizioni chiedono governo in aula, 'attacco a Unifil inaccettabile'**

Roma, 10 ott. (Adnkronos) - Le opposizioni chiedono al governo di riferire in aula più presto su quanto accaduto in Libano dove l'esercito israeliano ha colpito basi Unifil dove sono presenti militari italiani. "Un attacco inaccettabile. L'Italia reagisca con fermezza, Netanyah...

Roma, 10 ott.

(Adnkronos) – Le opposizioni chiedono al governo di riferire in aula più presto su quanto accaduto in Libano dove l'esercito israeliano ha colpito basi Unifil dove sono presenti militari italiani. "Un attacco inaccettabile. L'Italia reagisca con fermezza, Netanyahu si deve fermare", dice Elly Schlein ai cronisti al termine di una riunione dei senatori e deputati Pd sulla risoluzione sulle comunicazioni di Giorgia Meloni in vista del Consiglio Ue, che è stata scompaginata dalle notizie in arrivo dal Libano.

Giuseppe Conte interviene via social: "Il governo Meloni faccia immediatamente chiarezza. Fermiamo la follia di questa escalation, fermiamo la furia criminale di Netanyahu". Tutte le forze di opposizione chiedono che il governo riferisca in Parlamento e tutti sottolineano la necessità di fermare il premier israeliano Netanyahu. Dice Nicola Fratoianni: "È arrivato il momento di fermare la criminale escalation di Netanyahu in Medio Oriente". Duro Angelo Bonelli: "E' un criminale di guerra, va arrestato".

Per Carlo Calenda il premier israeliano "ha perso il senso del limite". E Riccardo Magi sottolinea come le mosse di Netanyahu stiano isolando Israele.

Nella riunione dei gruppi Pd l'attacco israeliano a Unifil si è sovrapposto al confronto in vista delle comunicazioni di Meloni in aula la prossima settimana. "Un attacco deliberato" ha detto Lorenzo Guerini, presidente Copasir, come si legge anche nella nota diffusa da Unifil. E che rappresenta un ulteriore upgrade nella situazione già incandescente in Mo: "L'allargamento della guerra in Medio Oriente – rimarca Schlein- può avere conseguenze incalcolabili.

Il governo italiano riferisca con urgenza sull'accaduto e agisca in tutte le sedi europee e internazionali per il cessate il fuoco a Gaza e in Libano".

Tanti gli interventi nella riunione aperta dal responsabile Esteri dem, Peppe Provenzano. Da Guerini appunto a Pier Ferdinando Casini, Alessandro Alfieri, Filippo Sensi, Laura Boldrini, Lia Quartapelle, Piero Fassino tra gli altri. Sul versante Ucraina è riaffiorato nel dibattito il tema dell'uso delle armi per colpire obiettivi militari in territorio russo.

Casini avrebbe invitato ad evitare "ipocrisie" sulla questione: una volta che si inviano le armi… Mentre Guerini avrebbe chiesto, a quanto si riferisce, di inserire nella risoluzione anche un accenno al documento votato in Ue a settembre sul quale i dem si divisero, appunto, sull'articolo riguardante l'uso delle armi in Russia: contrari gli eurodeputati più vicini a Schlein, diverse astensioni e due voti a favore.

Sul voto finale al documento, però, il gruppo in Ue fu poi compatto.

Tranne le astensioni, come ha ricordato Schlein chiudendo la riunione, di due europarlamentari indipendenti eletti con il Pd. La segretaria avrebbe invitato tutti a non enfatizzare le distinzioni mantenendo lo stesso atteggiamento anche nei confronti delle altre opposizioni. Nella riunione, a quanto si riferisce, non si è parlato della manifestazione della Rete del Disarmo a Roma il prossimo 26 ottobre a cui potrebbero partecipare, a titolo personale, esponenti dem e forse la stessa Schlein, anche se al momento non c'è conferma.