Damasco, 30 nov. (Adnkronos/Dpa/Europa Press) – L'Osservatorio siriano per i diritti umani ha riferito che il gruppo jihadista Hayat Tahrir al Sham (Hts) e altre fazioni armate alleate controllano più della metà della città di Aleppo, capoluogo dell'omonima provincia (nord), dopo un'offensiva su larga scala contro le forze governative siriane. I ribelli armati hanno affermato di aver preso il controllo della Grande Moschea di Aleppo e della storica cittadella. I militanti sono riusciti a entrare in piazza Saadalá al Jabri, la piazza più importante della città, secondo le informazioni raccolte da Al Jazeera.
L'offensiva è stata lanciata in risposta al recente aumento dei bombardamenti da parte di Siria e Russia contro le aree controllate dai ribelli nella zona meridionale di Idlib e in risposta al maggiore dispiegamento militare di Damasco vicino alle linee del fronte, in previsione di una possibile offensiva di terra nell'area. Le autorità siriane hanno decretato il coprifuoco ad Aleppo. Il Dipartimento delle Operazioni Militari del Paese ha difeso la misura come un modo per "mettere in sicurezza l'area e schierare forze di sicurezza", secondo una dichiarazione raccolta dalla rete televisiva siriana.