Roma, 16 dic.
(Adnkronos) – "L’arduo sentiero della pacificazione prima e della costruzione della pace dopo, è pieno di contraddizioni, ritorni, riproposizioni, pause. Basta pensare al cessate il fuoco in Libano. L’intesa che abbiamo accolto pochi giorni addietro ripropone, in sostanza, quanto previsto dalla Risoluzione 1701 del 2006 del Consiglio di Sicurezza delle Nazioni unite, mai pienamente attuata. Su quella base, sebbene troppo fragile per incidere sulle cause profonde del conflitto, tenaci negoziatori hanno saputo inserire una dinamica positiva, anche rilanciando il ruolo della Missione Unifil delle Nazioni unite.
La diplomazia conosce il valore prezioso dei piccoli passi. Quello compiuto in Libano ci porta a sperare di poter sperare per Gaza". Lo ha affermato il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, intervenendo alla Farnesina alla diciassettesima Conferenza delle ambasciatrici e degli ambasciatori.
"Occorre -ha ribadito il Capo dello Stato- ottenere finalmente l’immediata liberazione degli ostaggi israeliani. Occorre porre fine alle disumane sofferenze della popolazione civile della Striscia e poter farvi giungere aiuti immediati.
Ciò significa non limitarsi a soluzioni contingenti, pur se preziose in quanto permettono di salvare vite umane. Mediare non significa rinunciare a obiettivi ambiziosi".