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Mo: Magi, '7 ottobre orribile eccidio che ha prodotto sterminio'

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Roma, 7 ott. (Adnkronos) - “È trascorso un anno dal giorno dall’atroce attacco terroristico di Hamas verso 1200 cittadini israeliani inermi. E quella data ormai non segna più solo un orribile eccidio ma ricorderà sempre anche la recrudescenza di un conflitto antico c...

Roma, 7 ott. (Adnkronos) – “È trascorso un anno dal giorno dall’atroce attacco terroristico di Hamas verso 1200 cittadini israeliani inermi. E quella data ormai non segna più solo un orribile eccidio ma ricorderà sempre anche la recrudescenza di un conflitto antico che dal 7 ottobre 2023 ha portato finora allo sterminio di 42mila civili palestinesi a Gaza e nel sud del Libano". Lo afferma il segretario di +Europa, Riccardo Magi.

"E con molti degli ostaggi israeliani che sono ancora nelle mani di Hamas e con le proteste delle loro famiglie rimaste da allora inascoltate. Un conflitto che non ha risparmiato i bambini, i giornalisti, gli operatori umanitari. Come si commemora un massacro quando a strage si risponde con strage, quando la diplomazia fallisce, quando non sembra esserci fine all’escalation dei crimini e delle violenze, quando il conflitto dilaga e ai civili orrendamente trucidati il 7 ottobre si sono aggiunte altre migliaia e migliaia di morti civili?”.

“Questa situazione oggi ha molti colpevoli: da un lato Hamas e tutte le organizzazioni terroristiche (Hezbollah, gli Houthi yemeniti, il regime iraniano) che fomentano l’odio non riconoscendo il diritto di Israele ad esistere, e tengono in ostaggio le loro stesse popolazioni con la loro strategia di guerra e la loro ideologia autocratica; dall’altro, gli estremisti della destra religiosa israeliana e lo stesso Netanyahu, che lavorano per indebolire la democrazia in Israele e negare i diritti dei palestinesi. Per questo – sottolinea Magi – bisognerebbe avere la forza e la capacità di schierarsi né con Hamas, né con Netanyahu, bensì con con quella parte delle popolazioni nella regione che cercano e vogliono una convivenza pacifica che oggi sembra tanto lontana. In questo contesto, non possiamo ignorare che l'Italia, al momento, detiene la presidenza del G7: chiediamo quindi al governo di dimostrare con i fatti la propria volontà di agire per la pace, garantendo che le parole espresse nelle sedi internazionali si traducano in azioni concrete e coerenti”, conclude Magi.