> > Mo: la donna ostaggio che rivelò violenze sessuali, 'la soldatess...

Mo: la donna ostaggio che rivelò violenze sessuali, 'la soldatessa Liri mi salvò vita'

default featured image 3 1200x900

Tel Aviv, 29 gen. (Adnkronos) - "Liri Elbag mi ha salvato la vita". Lo ha rivelato in un'intervista esclusiva all'emittente israeliana N12 l'ex ostaggio Amit Soussana. L'avvocatessa quarantenne, rapita a Kfar Aza, è stata una delle principali attiviste per la lib...

Tel Aviv, 29 gen. (Adnkronos) – "Liri Elbag mi ha salvato la vita". Lo ha rivelato in un'intervista esclusiva all'emittente israeliana N12 l'ex ostaggio Amit Soussana. L'avvocatessa quarantenne, rapita a Kfar Aza, è stata una delle principali attiviste per la liberazione degli ostaggi rimasti a Gaza ed è stata la prima ostaggio liberata a fornire una testimonianza pubblica e diretta degli abusi sessuali subiti per mano dei terroristi di Hamas. Nell'intervista televisiva, la Soussana ricorda i momenti in cui è stata presa prigioniera e racconta nei dettagli gli orrori sopportati durante i suoi 55 giorni di prigionia di Hamas. E' stata rilasciata nel primo scambio di ostaggi-prigionieri nel novembre 2023.

Tre settimane dopo essere stata presa in ostaggio, durante le quali rimase in isolamento e fu sottoposta a violenza sessuale, la Soussana fu trasferita in una nuova località, dove incontrò altri ostaggi, tra cui la soldatessa delle Idf Liri Elbag, rilasciata lo scorso fine settimana. La violenza e la sofferenza che l'avvocatessa ha dovuto sopportare erano molto più gravi in ​​questa casa, ha raccontato a N12, perché le guardie pensavano che fosse un soldato. "All'improvviso hanno portato due bastoni e mi hanno legata per mani e piedi, come un pollo sulla griglia, appesa a testa in giù con del nastro adesivo sulla faccia", ha raccontato, aggiungendo che i terroristi hanno poi proceduto a colpirla sulle piante dei piedi con un bastone di legno e un altro ha cercato di conficcarle una punta nell'occhio.

Le guardie dissero alla Soussana: "Hai 40 minuti per dire la verità, altrimenti ti uccidiamo". A quel punto, Liri Elbag uscì per parlare con le guardie e riuscì a convincerle che la Soussana non era un soldato, né tanto meno un alto funzionario, come credevano. "Liri è qualcosa di speciale – ha affermato l'avvocatessa – È una forza. Le ho detto quando è tornata: 'Non so se mi avrebbero uccisa o no, per quanto mi riguarda, mi hai salvato la vita'".

La Soussana ha parlato apertamente della violenza e delle aggressioni sessuali subite a Gaza. Nel marzo 2024 ha rilasciato un'intervista di otto ore al New York Times, in cui ha raccontato nei dettagli gli stupri subiti durante la prigionia. La donna è diventata così il primo ostaggio liberato a fornire testimonianza diretta delle atrocità sessuali commesse da Hamas. Nel novembre 2024, ha parlato al Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite, fornendo dettagli sulla sua aggressione. Ha aggiunto che le sue esperienze erano un ulteriore incentivo a lottare per la liberazione degli ostaggi rimasti a Gaza. "Noi, gli ostaggi, ci siamo fatti un giuramento: se uno di noi fosse mai stato liberato, non avremmo mai smesso di lottare per la liberazione degli altri. Oggi, sto mantenendo quella promessa condividendo la mia storia, non importa quanto dolorosa sia. Rimanere in silenzio sarebbe ancora più difficile".