Gaza, 27 apr. (Adnkronos/Dpa/Europa Press) – Hamas ha criticato la nomina di Hussein al-Sheikh a vicepresidente dello Stato di Palestina e dell'Organizzazione per la liberazione della Palestina (Olp), guidata dal presidente palestinese Mahmoud Abbas, affermando che la decisione risponde a "dettami stranieri". La nomina di al-Sheikh è "un passo deplorevole" che "risponde a dettami stranieri" che "consacrano una posizione di esclusione, lontana dal consenso nazionale e dalla volontà del popolo palestinese", ha affermato il Movimento di resistenza islamica in una nota riportata dall'agenzia di stampa palestinese Sanad.
"La dirigenza dell'Olp insiste nell'ostacolare il funzionamento delle sue istituzioni invece di fungere da ombrello unificante per la lotta del nostro popolo e delle sue forze vitali", ha aggiunto Hamas, sottolineando che la priorità è quella di "fermare l'aggressione e la guerra di sterminio e carestia, e di essere uniti contro l'occupazione e gli insediamenti". A tal fine, il movimento islamista sostiene la "ricostruzione dell'Olp su una base nazionale e democratica, libera da diktat e tutele", con tutte le fazioni palestinesi, in modo da riflettere "la volontà del popolo palestinese".
Ieri, il Comitato esecutivo dell'Olp ha nominato al-Sheikh vicepresidente dell'Organizzazione e "vicepresidente dello Stato di Palestina" su indicazione di Mahmoud Abbas. L'Olp riunisce il partito di Abbas, il movimento Fatah, e altri gruppi storici come il Fronte Popolare per la Liberazione della Palestina (Fplp) e il Fronte Democratico per la Liberazione della Palestina (Fdlp). Altri gruppi islamici, come Hamas stesso o la Jihad islamica, restano esclusi. Anche l'Fplp, l'Fdlp, l'Iniziativa Nazionale Palestinese e l'Unione delle Donne Palestinesi hanno respinto la nomina di al-Sheikh.