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**Mo: Di Segni (Ucei), 'non si può avere libertà di manifestare per inneggiare a odio e massacro'**

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Siracusa, 23 set. (Adnkronos) - (dall'inviata Elvira Terranova) - "Non si può avere la libertà di manifestare per inneggiare al massacro". E' la denuncia della Presidente dell'Unione delle comunità ebraiche, Noemi Di Segni, in vista del 7 ottobre, primo ...

Siracusa, 23 set. (Adnkronos) – (dall'inviata Elvira Terranova) – "Non si può avere la libertà di manifestare per inneggiare al massacro". E' la denuncia della Presidente dell'Unione delle comunità ebraiche, Noemi Di Segni, in vista del 7 ottobre, primo anniversario del massacro in Israele. "Noi, innanzitutto, dedicheremo il nostro momento di ricordo e di rimembranza dell'orrore, del terrore, del dolore- dice ancora Di Segni, a Siracusa dove ha incontrato il sindaco Francesco Italia – La data del 7 ottobre coincide con i giorni di festività ebraiche, quindi ricordando il valore della vita e quanto ognuno di noi deve fare per onorare e omaggiare la dignità della vita di chiunque". "Questo è il primo messaggio – aggiunge la Presidente Ucei-e noi faremo le cerimonie di ricordo ovviamente di tutte le persone soprattutto pregando e auspicando il ritorno degli ostaggi e delle famiglie che sono state distrutte, smembrate, e questo è lo choc più grande in assoluto, di avere un concetto di ostaggi civili anche di bambini e neonati".

"Per quanto, al contrario, ci saranno manifestazioni che inneggiano all'odio, speriamo che siano il più possibile isolate e arginate – dice ancora Noemi Di Segni – una cosa è difendere i diritti del popolo palestinese e augurare al popolo palestinese il meglio e il bene, che sia liberato dai suoi oppressori, in primis da Hamas stesso. Inneggiare alla pace va benissimo, ma cosa vuol dire pace? Cosa vuol dire accordi di pace, quando si deve declinare nel concreto, non bastano gli slogan".

"Però, le manifestazioni che inneggiano al massacro, no. Apprezziamo la decisione del ministro dell'Interno Piantedosi non solo per difendere gli ebrei ma per difendere l'Italia, da cosa vuol dire rispetto dei diritti", dice Di Segni. Nei giorni scorsi il ministro dell'Interno Matteo Piantedosi aveva ipotizzato di vietare il corteo pro-Palestina in programma a Roma il prossimo 5 ottobre per "motivi di ordine pubblico".