Roma, 6 mar.
(Adnkronos) – Giuliano Amato, Corrado Augias, Stefano Ceccanti, Piero Fassino, Emanuele Fiano, Giovanni Maria Flick, Luciano Violante sono tra gli oltre 120 firmatari del Manifesto 'Dal 7 ottobre alla pace' promosso da Sinistra per Israele sulla crisi in Medio Oriente e aperto a quanti credono in una soluzione fondata sui diritti di entrambi i popoli e sulla loro convivenza.
“Il massacro compiuto da Hamas il 7 ottobre scorso e le conseguenze drammatiche dell’operazione militare israeliana sulla popolazione palestinese —recita il Manifesto — hanno determinato una spirale che va immediatamente interrotta attraverso un accordo di cessate il fuoco che consenta la liberazione di tutti gli ostaggi israeliani e l’inoltro alla popolazione civile di Gaza, in condizioni di sicurezza, degli aiuti umanitari”.
“Nessuno può dimenticare —si legge ancora nel documento- che Israele è fin dalla sua nascita una democrazia fondata su valori liberali e progressisti, in una regione fortemente segnata da regimi autocratici. Anche le continue e straordinarie mobilitazioni della società israeliana testimoniano una robusta e radicata cultura democratica. Come per tutte le democrazie, il giudizio sullo Stato di Israele non deve coincidere con quello sul suo Governo in carica”.
“Il più drastico giudizio sulle politiche di Netanyahu —afferma il Manifesto— non può in alcun modo tradursi nella negazione del diritto all'esistenza dello Stato di Israele, né tantomeno nella colpevolizzazione degli ebrei che vivono in ogni parte del mondo.
Soltanto la conoscenza delle radici di Israele può arginare i pregiudizi anti-sionisti e anti-israeliani che albergano nella società italiana, anche a sinistra e nel campo progressista, e che si manifestano attraverso forme antiche e nuove di delegittimazione, di ostilità, quando non di aperto antisemitismo”.
“La strage del 7 ottobre —sottolinea poi il Manifesto— non viene dal nulla: si inscrive nella strategia di Hamas che, sin dal suo statuto fondativo, rifiuta ogni forma di compromesso e ogni prospettiva di pace, perseguendo la cancellazione dello Stato di Israele e predicando l’uccisione degli ebrei.
Hamas tuttavia non rappresenta tutto il popolo palestinese. Riaffermiamo come irrinunciabile —concludono i firmatari del Manifesto— il diritto di Israele a esistere, riconosciuto dai suoi vicini, e a vivere in sicurezza nei propri confini. Un diritto che è tutt’uno con il diritto del popolo palestinese a vivere in un proprio Stato indipendente.
Tra gli altri firmatari del Manifesto “Dal 7 ottobre alla pace” Alessandro Alfieri, Franco Bassanini, Luciano Belli Paci, Marco Bentivogli, Enzo Bianco, Pierluigi Castagnetti, Furio Colombo, Paola Concia, Stefano Folli, Stefano Jesurum, Linda Lanzillotta, Fabio Levi, Elena Loewenthal, Victor Magiar, Aurelio Mancuso, Enzo Maraio, Giacomo Marramao, Claudio Martelli, Virginio Merola, Gennaro Migliore, Daniele Nahum, Giulio Napolitano, Dario Nardella, Riccardo Nencini, Pina Picierno, Lia Quartapelle, Ivan Scalfarotto, Walter Verini, Tobia Zevi.