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La morte di Kelvin Kiptum, il giovane maratoneta keniota detentore del record mondiale, avvolta dal mistero, ha portato all’arresto di quattro persone e sollevato interrogativi sulla dinamica dell’incidente e sulle circostanze che lo hanno preceduto.
Un incidente sospetto
Quello che inizialmente sembrava un tragico incidente stradale, avvenuto domenica 11 febbraio, si è trasformato in un giallo dai risvolti inquietanti. L’auto su cui viaggiava Kiptum, insieme al suo allenatore Gervais Hakizimana e Sharon Chepkurui Kosgei, è uscita fuori strada lungo la strada da Kaptagat al celebre centro di allenamento di Eldoret.
Le strane circostanze precedenti
Il padre di Kelvin, Samson Cheruiyot, ha sollevato dubbi sulla vicenda, rivelando che quattro giorni prima dell’incidente quattro persone sconosciute, che si sono presentate come membri del personale della presidenza keniota senza però esibire documenti validi, si erano presentate presso l’abitazione dell’atleta nel villaggio di Chepsamo.
Arresti e indagini
Le quattro persone sono state arrestate e prese in custodia dalla polizia, tre di loro identificate dal padre di Kiptum. Sono emersi dettagli sconcertanti sul presunto coinvolgimento dei sospettati nell’incidente, tra cui richieste di denaro e tentativi di influenzare le scelte professionali dell’atleta.
Dubbi sulla dinamica dell’incidente
Il padre di Kelvin ha sollevato ulteriori dubbi sull’orario dell’incidente, contestando la versione ufficiale della polizia. Secondo quanto dichiarato, sarebbe venuto a conoscenza dell’incidente già alle 21, mentre le autorità avevano comunicato che l’incidente era avvenuto intorno alle 23.
Il ricordo di kiptum
Kelvin Kiptum, proveniente da umili origini e diventato il re della maratona a soli 24 anni, ha lasciato un segno indelebile nel mondo dello sport. Il suo tragico decesso e le circostanze misteriose che lo circondano gettano un’ombra su un talento luminoso e promettente, alimentando interrogativi e richiedendo ulteriori indagini per fare luce sulla verità.