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Ossa e indumenti trovati in Val di Susa: possibile collegamento con la scomparsa di Mara Favro

mara favro ossa

Durante le indagini sulla scomparsa di Mara Favro, 51 anni, sparita tra il 7 e l'8 marzo 2024, sono stati trovati resti ossei e frammenti di abbigliamento in Val di Susa.

A Gravere, in Val di Susa, le indagini sulla scomparsa di Mara Favro, la cameriera sparita nella notte tra il 7 e l’8 marzo 2024, hanno portato al rinvenimento di ossa e abiti nei boschi. Dopo il ritrovamento di alcuni resti la settimana scorsa, le ricerche, coordinate dalla procura di Torino, hanno consentito di scoprire ulteriori resti.

Mistero in Val di Susa: rinvenuti indumenti e ossa nei boschi, forse di Mara Favro

Dopo quasi un anno di ricerche e indagini, potrebbe esserci finalmente una svolta sul caso di Mara Favro. I reperti saranno sottoposti ad analisi genetica, come disposto dall’autorità giudiziaria, per verificarne il possibile legame con la cinquantunenne scomparsa.

I resti ossei e di abbigliamento sono stati ritrovati nel tardo pomeriggio di ieri, 28 febbraio, durante le ricerche a Gravere, coordinate dalla Procura di Torino e condotte dai Carabinieri del Nucleo investigativo, con il supporto dei Vigili del fuoco.

La settimana scorsa è stato fatto il ritrovamento più importante: ossa, occhiali da sole e un reggiseno. I nuovi reperti sono stati trovati in un’area vicina a quella dove erano stati scoperti i resti precedenti. Oggi le ricerche continuano con una nuova giornata di indagini. Le operazioni, come riferito dai carabinieri in un comunicato, sono state avviate a causa dell’imminente innalzamento del livello del fiume dovuto alle probabili piogge del fine settimana, allo scioglimento delle nevi e al rilascio d’acqua dalla Diga del Gorge.

L’ex marito di Mara Favro, Massimiliano, ha manifestato tutta la sua frustrazione per l’assenza di risposte:

“Noi abbiamo perso la speranza. Ci sono tantissime incongruenze, è passato tantissimo tempo da quel giorno”.

Due indagati per la scomparsa di Mara Favro

Al momento, due persone risultano indagate: il proprietario del locale dove lavorava, Vincenzo Luca Milione, 45 anni, e l’ex pizzaiolo Cosimo Esposito, 36 anni.

L’ipotesi avanzata dalle forze dell’ordine è quella di omicidio e occultamento di cadavere. Il titolare della pizzeria ha affermato che il pizzaiolo avrebbe accompagnato Mara Favro a casa, lasciandola davanti a un pub. Poco prima delle 3 di notte, Mara sarebbe tornata indietro in autostop per recuperare le chiavi e un pacchetto di sigarette, per poi incamminarsi verso Susa. L’ex pizzaiolo ha però negato questa versione, dichiarando di non avere la patente.

La notte della scomparsa, dal cellulare della 51enne sono partiti messaggi contraddittori, con l’ultimo segnale proveniente dalla zona di Gravere, dove sono stati trovati i resti e i vestiti.