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Papa Francesco e la facies hippocratica che manifestava prima di morire

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Papa Francesco e la facies ippocratica, il volto sofferente durante la domenica pasquale, presagio della sua scomparsa dopo meno di 24 ore.

Papa Francesco è venuto a mancare nella giornata di ieri 21 aprile dopo aver presenziato nella domenica pasquale dinanzi a migliaia di fedeli che attendevano un suo caro saluto, non ha infatti mancato di stringere mani e toccare volti di neonati dalla papamobile. Tuttavia il suo volto era un chiaro segnale della morte che sarebbe sopraggiunta in meno di 24 ore.

Papa Francesco, nel suo sguardo uno stato di salute precario

Guardando gli ultimi filmati di Papa Francesco in vita durante la celebrazione pasquale in piazza San Pietro si evinceva che qualcosa non stesse andando bene, nonostante le cure che egli stava svolgendo a Casa Santa Marta.

Il ruolo di capo della cristianità lo impegnava notevolmente e lui come era solito fare non lesinava affatto essere presente, tanto che si è scusato per non aver potuto effettuare la lavanda dei piedi ai detenuti di Regina Coeli, a cui però non ha mancato di portare i propri saluti.

Impegni, quelli del fine settimana pasquale che indubbiamente hanno ulteriormente indebolito un Papa molto stanco e provato dalla malattia con cui ha combattuto negli ultimi 2 mesi.

Facies Ippocratica, come si presentava il volto del Papa la domenica di Pasqua

Papa Francesco si è presentato ai fedeli in Piazza San Pietro nella domenica di Pasqua senza naselli o aiuti per l’ossigeno terapia, un chiaro segnale che stava migliorando ma la facies ippocratica lo ha “tradito” essendo la manifestazione di morte prossima.

Cos’è la facies ippocratica – la Faces Ippocratica presenta un naso aguzzo, occhi infossati, tempie infossate ed un colorito del viso livido, a volte tendente al verdastro.

Papa Francesco presentava gran parte di questi elementi sul suo volto domenica, un chiaro segnale di una persona prossima alla morte, forse è anche per questo che si è voluto mostrare al mondo un ultima volta senza alcun aiuto respiratorio per non far intuire che fosse l’ultimo Angelus della sua vita.