Sandra Hemme è il nome della donna che per 43 anni è stata ingiustamente rinchiusa in carcere. Nuove prove portate dal suo avvocato, hanno dimostrato che non è stata lei a commettere l’omicidio di una bibliotecaria in Missouri nel 1980.
Missouri: donna condannata ingiustamente all’ergastolo
Sandra Hemme era stata giudicata responsabile del delitto della bibliotecaria Patricia Jeschke, avvenuto in Missouri nel 1980. A distanza di 43 anni, è stata liberata grazie al lavoro del suo avvocato.
Come riportato dalla Cnn, il suo legale ha presentato in tribunale nuove prove, che il giudice Ryan Horsman non ha potuto non prendere in considerazione, giudicandole chiare e convincenti e dichiarando che la donna – oggi 64enne – è stata vittima di un errore giudiziario.
La scarcerazione della donna arrestata ingiustamente in Missouri
Sandra Hemme era stata interrogata in un ospedale psichiatrico, appena dopo l’arresto per l’omicidio della bibliotecaria a St. Joseph, tuttavia il giudice ha constatato come, a parte la confessione che forse ha dato in un momento di disperazione e confusione, non ci fossero prove a supporto della sua colpevolezza.
Le risposte date in quell’occasione erano tutte monosillabiche e non veniva fornito alcun dettaglio. Molto convincenti invece le prove portate in aula dal suo avvocato, che ha dimostrato come l’assistita fosse estranea ai fatti, determinandone dunque la scarcerazione nonostante il procuratore repubblicano Andrew Bailey si sia opposto al rilascio (il suo ufficio ha anche chiesto al direttore del carcere di non rilasciarla e quindi di ignorare l’ordine del tribunale).
Durante la prigionia, la donna ha commesso altri reati minori, come l’aggressione con una lametta a un funzionario, tuttavia dal momento che l’ergastolo era ingiusto, il giudice ha deciso di liberarla.
Non ha rilasciato nessuna dichiarazione alla stampa, la prima cosa che ha fatto è stata quella di andare a trovare l’anziano padre ricoverato in ospedale.