Si dice che Valentina Gemignani sarà il nuovo capo del Gabinetto del Ministero della Cultura, guidato da Alessandro Giuli.
L’informazione è stata riportata dall’Ansa, che spiega come Gemignani, attualmente vicecapo di Gabinetto del Ministero dell’Economia e delle Finanze, sostituirà Francesco Spano, che si è dimesso la scorsa settimana dal MiC.
Ministero della Cultura, Valentina Gemignani nuovo Capo di Gabinetto
Valentina Gemignani ha conseguito la laurea in Giurisprudenza e in Scienze dell’Amministrazione presso l’Università di Teramo, ed è un avvocato specializzato nella gestione delle Amministrazioni pubbliche.
Oltre al suo ruolo presso il MEF, Gemignani fa parte del Consiglio di Amministrazione del Centro sperimentale di Cinematografia di Roma e fa parte dell’Osservatorio nazionale per il Diritto allo Studio Universitario.
In passato ha ricoperto il ruolo di consigliera presso Sogei, ha fatto parte del Consiglio Direttivo dell’Agenzia nazionale per l’amministrazione dei beni sequestrati alla mafia ed è stata membro del Collegio dei revisori dei conti presso l’Agcom. Ha anche collaborato con l’Università Bocconi nella cattedra di Diritto Pubblico, dopo aver ottenuto un Master in Management delle Amministrazioni pubbliche presso la stessa università.
Gemignani è sposata con Basilio Catanoso, deputato catanese di centro-destra per 4 legislature, che è stato membro di Alleanza Nazionale, Forza Italia e poi, dal 2018, di Fratelli d’Italia.
Le vicissitudini del Ministero della Cultura
Le dimissioni di Francesco Spano hanno segnato mesi difficili per il Ministero della Cultura. Inizialmente c’è stata la dimissione di Gennaro Sangiuliano dopo le rivelazioni di Maria Rosaria Boccia su una consulenza promessa ma mai formalizzata dal ministro. Successivamente, con l’arrivo di Alessandro Giuli, Spano è stato portato al ministero dal Maxxi di Roma.
Spano era segretario generale al Maxxi e fu confermato da Giuli quando quest’ultimo fu nominato presidente del museo romano nel 2022.
Durante questo periodo si verificò un conflitto d’interessi riguardante Spano riguardante l’assegnazione di una consulenza legale al suo partner. Spano ha commentato il caso sollevato da Report dicendo: “Si trattava di un contratto già esistente al momento in cui sono arrivato al Maxxi e firmato dall’allora presidente Giovanna Melandri”.
Ma lo scandalo innescato dall’inchiesta e gli insulti omofobi ricevuti nelle chat interne a Fratelli d’Italia – trapelati dal partito – hanno spinto Spano alle dimissioni.
“La situazione creata, insieme agli spiacevoli attacchi personali, non mi permette più di mantenere la serenità necessaria per svolgere questo importante ruolo”, ha giustificato la sua decisione di dimettersi, avvenuta il 23 ottobre.