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Mimmo Lucano confermato sindaco di Riace nonostante la condanna

Mimmo Lucano durante un comizio a Riace

Il Consiglio comunale di Riace respinge la decadenza del sindaco Lucano dopo la condanna

Il voto del Consiglio comunale

Il Consiglio comunale di Riace ha preso una decisione significativa martedì scorso, respingendo la proposta di decadenza del sindaco Mimmo Lucano. Questo voto, avvenuto a maggioranza con un solo astenuto e l’assenza dei tre consiglieri di opposizione, segna un momento cruciale nella politica locale, soprattutto alla luce della recente condanna di Lucano a 18 mesi per un falso nel processo noto come “Xenia”. La notizia è stata riportata dalla stampa locale, evidenziando come la comunità di Riace si schieri a favore del proprio sindaco.

Le implicazioni legali della condanna

Nonostante la decisione del Consiglio, la situazione legale di Lucano rimane complessa. Secondo il Viminale, la condanna, seppur con pena sospesa, rientrerebbe nella legge Severino, che prevede l’ineleggibilità per chi ha subito condanne definitive. Questo aspetto potrebbe portare la Prefettura di Reggio Calabria a ricorrere al giudice civile per contestare la decisione del Consiglio comunale. La questione legale si fa quindi sempre più intricata, con possibili sviluppi futuri che potrebbero influenzare la posizione di Lucano.

Le dichiarazioni di Mimmo Lucano

In seguito al voto, Mimmo Lucano ha espresso la sua soddisfazione, affermando di non avere dubbi sulla decisione del Consiglio comunale. Ha dichiarato: “Spero che la vicenda si chiuda qui, ma se la Prefettura, come ha già annunciato, promuoverà l’azione popolare, ovviamente cercherò di far valere le mie ragioni in tutte le sedi opportune che la legge mi consentirà”. Lucano ha anche sottolineato l’assurdità dell’applicazione della legge Severino nel suo caso, secondo quanto affermato da esperti di diritto amministrativo. Inoltre, ha manifestato l’intenzione di rivolgersi al presidente della Repubblica Sergio Mattarella per cercare giustizia.