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In occasione del Consiglio d’Istituto, che si terrà il 4 aprile, si decideranno le sorti dei sette studenti che che hanno organizzato l’occupazione dell’Istituto Severi Correnti di Milano rischiano una sospensione grave e la bocciatura.
L’occupazione dell’Istituto Severi Correnti
L’occupazione dell’istituto a fine gennaio scorso: uno stop alle lezioni che, secondo quanto calcolato dalla scuola, ha provocato 70mila euro di danni e costretto a una chiusura di 20 giorni per sistemare gli spazi comuni.
La preside Gabriella Conte ha sporto denuncia contro ignoti e la Procura di Milano indaga per invasione di edificio e danneggiamento.
Ai sette ragazzi inoltre, si contesta di “aver messo in pericolo l’incolumità e la sicurezza degli altri nell’ambiente scolastico”.
La risposta del padre di uno dei ragazzi che ha organizzato l’occupazione dell’Istituto
Sotto accusa c’è lo svuotamento di alcuni estintori senza aver allertato le autorità. Il padre di uno dei ragazzi, intervistato da ilfattoquotidiano.it, respinge le accuse:
«Sono accuse generiche, tutte da dimostrare: come possono imputare ai ragazzi la pericolosità della polvere, pretendere ne fossero a conoscenza, ammesso e non concesso che sia effettivamente una sostanza non sicura?».
Le parole del padre in merito ai danni presenti all’interno dell’Istituto Severi Correnti
«Se siamo pronti a pagare? A noi non è stata comunicata nessuna richiesta in questo senso, e peraltro quando siamo andati a pulire e aiutare a scuola, ed eravamo diverse centinaia, non abbiano notato niente di così grave. Fuori era pulito, e dentro non ci hanno permesso di entrare. Perché ci imputino il pagamento è necessario che mostrino i dettagli delle spese, 55mila euro sono stati impiegati per pagare imprese di pulizia specializzate, siamo sicuri che fosse necessario?».