(Adnkronos) – Nelle dichiarazioni spontanee, l'imputata parte dall'infanzia e si descrive come una "bambina isolata, non avevo amici della mia età e a scuola avevo l'insegnate di sostegno", racconta di un abuso subito da minorenne mai svelato alla famiglia, dell'abbandono scolastico a cui lei era contraria, e di come "tutti gli uomini che ho avuto mi prendevano in giro e giocavano con me".
Parla anche di un difficile clima con la famiglia, accusata di essere assente: "mia sorella mi ha sempre odiata e non so perché e non sapevo di tutte le problematiche, le patologie che ho. Se lo avessi saputo penso che avrei fatto un percorso psicologico, psichiatrico, mi sarei curata", poi è un fiume in piena sulla piccola Diana.
"Non ho mai voluto fare del male a mia figlia, non ho ammazzato mia figlia, non ci ho mai pensato, non mi è mai neanche passato per la mente di uccidere mia figlia, non è stata una cosa premeditata, mai nella mia vita ho pensato che potesse accadere una cosa del genere alla mia bambina" spiega l'imputata.
"Mi trovo in una situazione umiliante, delicata e in carcere sono sempre chiusa in una cella, non posso fare niente, non mi fanno fare dei corsi, il che mi sta facendo uscire di testa, mi sta mandando in depressione totale. Non c'è né giorno, né minuto in cui non penso a mia figlia Diana. Diana è venuta al mondo all'improvviso, non sapevo di essere incinta, l'ho accettata è stata il regalo più bello che la vita potesse regarlarmi".
Sostiene di essere stata picchiata dalle detenute, "mi urlano 'mostro' o 'assassina devi morire'. Vorrei ribadire davanti a tutta Italia che non ho mai pensato, né mai premeditato che potesse accadere una cosa così orribile a mia figlia. Non ho mai voluta ammazzarla, non mi è mai passato per la testa di ammazzare mia figlia. Per me non è stato facile parlare qui oggi è una cosa molto dolorosa, io sto già pagando il mio ergastolo avendo perso la mia bambina.
Non sono un'assassina o un mostro, sono solo una mamma che ha perso sua figlia, mai ho pensato che potesse accadere una roba del genere alla mia bambina" conclude Alessia Pifferi.