Milano, 18 gen. (Adnkronos) – Stupore misto a rabbia. E' il sentimento che il presidente della Comunità ebraica di Milano, Walker Meghnagi, ha condiviso con l'Adnkronos per le scritte antisemite apparse vicino alla sinagoga di via della Guastalla a Milano: "Sono un po' confuso -dice- ma anche rabbioso, visto che siamo vicini alla giornata della Shoah, la giornata più importante per il popolo ebraico, dove sono stati sterminati 6 milioni di ebrei solo perché erano ebrei.
Leggere questi messaggi adesso è assurdo, noi siamo italiani di religione ebraica, rispettiamo la Costituzione e vogliamo essere rispettati".
Questi, aggiunge, "sono episodi che per fortuna non avvengono frequentemente, dal momento che l'Italia non è un Paese antisemita; io ho ricevuto migliaia di messaggi di solidarietà, non un solo attacco, ma tanta, tanta solidarietà per ciò che è avvenuto lo scorso 7 ottobre. E di questo sono contento". Tuttavia, osserva, "c'è una parte dell'informazione, intendo programmi tv e giornali, che caricano con le parole, sono come cannoni che vengono armati e poi sparano. Allo stesso modo alcuni di questi formano l'antisemitismo e trovano terreno fertile nella non conoscenza da parte di tanti. C'è una trasmissione su Rete4, ad esempio, dov'è costantemente presente Alessandro Orsini, che dice continuamente cose inaudite. Ecco, è questo che carica, che crea antisemitismo. Per non parlare dei politici che non prendono posizione, non alzano la voce e anzi paragonano la guerra di Gaza agli ebrei".
"Perché, invece -rilancia Meghnagi- non fare programmi culturali che spiegano chi sono gli ebrei, magari adesso che siamo vicini al Giorno della Memoria? Perché non fare programmi più equilibrati, dov'è possibile un confronto? Questo è ciò che a nostro parere andrebbe fatto. Ed è questo che io chiedo a tutti. Oltre -conclude- ad un minuto di silenzio per tutte le vittime della Shoah e per le vittime che ci sono state il 7 ottobre".