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Milano: mangia tiramisù e muore, interdetti due titolari laboratorio (2)

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(Adnkronos) - Le indagini, dell'aggiunto Tiziana Siciliano e del pm Luca Gaglio in collaborazione con il Nas e l'Ats, che hanno portato alla misura interdittiva, per la durata di un anno, di madre (socia e responsabile del controllo) e figlio (legale rappresentante e dipendente) hanno evid...

(Adnkronos) – Le indagini, dell'aggiunto Tiziana Siciliano e del pm Luca Gaglio in collaborazione con il Nas e l'Ats, che hanno portato alla misura interdittiva, per la durata di un anno, di madre (socia e responsabile del controllo) e figlio (legale rappresentante e dipendente) hanno evidenziato che l'evento che ha causato la morte di Anna Bellisario – deceduta al San Raffaele il 5 febbraio dello scorso anno – "sia da ricondurre, secondo la prospettazione accusatoria, all'erroneo utilizzo di mascarpone nella produzione della crema destinata al tiramisù vegano.

La quantità di caseine riscontrata nel prodotto in questione, infatti, indica che il mascarpone era presente nel preparato come ingrediente e non come 'semplice' contaminante e che, quindi, sia risultato fatale per la vittima" allergica a latticini e uovo.

Le attività investigative si sono quindi concentrate sulla società che aveva prodotto e confezionato il tiramisù consumato a cena dalla ragazza. Dall'attività di indagine "sono fin da subito emerse molteplici criticità in ordine alle procedure produttive, alla formazione del personale, nonché alla prevenzione, eliminazione e/o riduzione dei pericoli che hanno avuto un effetto causale nella determinazione dell'evento". Precisi riscontri di tale ipotesi sono stati acquisiti grazie ad attività di intercettazione telefonica, servizi di osservazione, assunzione di sommarie informazioni nonché l'interrogatorio di un dipendente. "Le condotte negligenti accertate hanno consentito la confusione tra ingredienti e preparati di origine animali (come il mascarpone) e ingredienti di origine vegetale" e hanno portato gli indagati a rispondere di omicidio colposo in concorso, si legge nella nota della procura di Milano.

"Le altre posizioni inizialmente iscritte – a fini di garanzia per consentire il più ampio contraddittorio in fase di consulenza tecnica – sono state stralciate e in relazione alle stesse si procederà con richiesta di archiviazione, avendo escluso l'efficienza causale delle loro condotte nella determinazione dell'evento mortale".