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Milano in piazza contro la guerra e il Ddl sicurezza

Manifestazione a Milano contro la guerra e il Ddl sicurezza

Quattro mila persone in corteo per chiedere pace e diritti civili a Milano

Un corteo sotto la pioggia

Sabato scorso, Milano ha visto un’affluenza straordinaria di cittadini uniti in un corteo contro la guerra e il controverso Ddl sicurezza. Organizzato dalla Rete Milano antifascista antirazzista meticcia e solidale, l’evento ha attirato circa 4mila partecipanti, nonostante le avverse condizioni meteorologiche. La manifestazione ha preso avvio nel cuore della città, attraversando le strade principali e culminando in largo Cairoli dopo circa due ore di cammino.

Unione di diverse realtà sociali

Il corteo ha visto la partecipazione di una vasta gamma di gruppi, tra cui attivisti pro Palestina, centri sociali, collettivi studenteschi e sindacati di base. Questa diversità ha reso l’evento un simbolo di unità e solidarietà, con i manifestanti che hanno espresso le loro preoccupazioni riguardo alla crescente militarizzazione e alle leggi che limitano i diritti civili. La presenza di così tanti giovani ha dimostrato un forte impegno per la giustizia sociale e la pace, elementi fondamentali per il futuro della società.

Attimi di tensione e determinazione

Durante il percorso, si sono registrati momenti di tensione nei pressi di piazza della Scala, dove alcuni manifestanti hanno lanciato petardi e fumogeni oltre le transenne che delimitano la ‘zona rossa’ in via Santa Margherita. Questi atti, sebbene isolati, hanno messo in evidenza la determinazione dei partecipanti a far sentire la propria voce, anche di fronte a misure di sicurezza restrittive. Gli attivisti, uniti sotto uno striscione, hanno continuato il loro cammino verso largo Cairoli, dove la manifestazione si è conclusa in un clima di festa e di rivendicazione.

Il messaggio della manifestazione

Il messaggio principale del corteo è stato chiaro: la pace e i diritti civili devono essere al centro dell’agenda politica. I manifestanti hanno chiesto un cambiamento radicale nelle politiche governative, sottolineando l’importanza di una società inclusiva e solidale. La manifestazione ha rappresentato non solo una risposta alle attuali sfide sociali e politiche, ma anche un appello a tutti i cittadini a unirsi nella lotta per un futuro migliore.