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Milano: fermato per omicidio compagna, tradito da contraddizioni e telecamere

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Milano, 7 feb. (Adnkronos) - L'ultima immagine di Jhoanna Nataly Quintanilla viva è delle ore 18.44 del 24 gennaio scorso. La donna, 40 anni, baby sitter, viene inquadrata dalla telecamere dello stabile di piazza dei Daini a Milano, si intrattiene per qualche istante al telefono poi entr...

Milano, 7 feb. (Adnkronos) – L'ultima immagine di Jhoanna Nataly Quintanilla viva è delle ore 18.44 del 24 gennaio scorso. La donna, 40 anni, baby sitter, viene inquadrata dalla telecamere dello stabile di piazza dei Daini a Milano, si intrattiene per qualche istante al telefono poi entra nel monolocale che condivide con il compagno Pablo Gonzalez Rivas, ora in stato di fermo – in carcere – con l'accusa di omicidio aggravato dai futili motivi e dal rapporto di convivenza e occultamento di cadavere.

Da quella porta, stando alle indagini della procura di Milano e dei carabinieri del nucleo Investigativo, non esce più con le sue gambe ma in un borsone da palestra. Chi l'ha uccisa, probabilmente, ha infierito con forza sul suo corpo. Le immagini, nitide, mostrano l'uomo che trasporta il pesante borsone e lo carica nel bagagliaio della sua auto, ferma nel garage. Le telecamere dell'area box restituiscono, nel dettaglio, quella che, al momento, sembra la prova regina contro il fermato.

Ma non solo. Per i pm, il 48enne operaio – anche lui di origine salvadoregna come la vittima – è 'caduto' in "contraddizioni e contrasti" nelle sue dichiarazioni, come emerge nel provvedimento di fermo su cui ora dovrà decidere la giudice delle indagini preliminari Anna Calabi che domani mattina lo interrogherà in carcere. Probabile che l'uomo, assistito dall'avvocata Paola Selleri, si avvalga della facoltà di non rispondere così come fatto nel pomeriggio davanti alla procuratrice aggiunta Letizia Mannella e al pubblico ministero Alessia Menegazzo.