Roma, 18 feb. (Adnkronos) – “Milano-Cortina è un evento è planetario, gli sport invernali non hanno la stessa popolarità delle discipline estive per evidenti motivi, climatici e geografici, ma ci saranno 3500 atleti, con 2 miliardi di persone collegate, e 1,5 milioni di biglietti venduti. E’ un’Olimpiade diversa che noi chiamiamo olimpiadi dei territori. Dal primo giorno da quando abbiamo venduto il nostro progetto e prodotto ci siamo presentati in un modo non convenzionale, non tradizionale”. Sono le parole del presidente del Coni e della Fondazione Milano-Cortina Giovanni Malagò nel corso della presentazione dei Giochi alla Stampa Estera a Roma “Milano Cortina 2026: i Giochi dell’Italia si presentano al mondo”.
“Il barone De Coubertin ebbe questa idea geniale, non mi sembra oggi ci sia una idea migliore a livello universale per una organizzazione di sport, ma iniziò dall’Antica Grecia, la prima città fu Atene, poi siamo andati avanti con Parigi, ma c’è sempre stata una città. Quando abbiamo vinto contro Stoccolma, c’è stato anche un discorso cruento, di corpo a corpo, per i voti e abbiamo vinto per una incollatura. Noi ci siamo presentati con due città, ma avevamo il Governo, le due regioni, le due province e le due città oltre, al Coni e hanno firmato tutti”, ha spiegato Malagò.
“22mila chilometri di territorio, perché noi siccome non avevamo budget, e lo dico con grande franchezza, con un leitmotiv che continua, per essere votati dalla comunità internazionale, siamo andati a pescare i luoghi dove i concittadini, atleti, tecnici, sponsor, nel mondo, conoscono l’Italia. Si sono andate a scegliere delle primizie per fare questo piatto e ha comportato uno sforzo di gestione particolare, ma molto apprezzato. Questa formula, talmente innovativa e vincente, che guarda caso non troppi mesi fa, la Francia ha seguito in modo pedissequo il nostro masterplan. E’ un modello che verrà replicato in futuro e non escludo possa succedere anche a livello estivo. Siamo anche molto orgogliosi di aver dato valore aggiunto al nostro mondo, c’è grandissima aspettativa. Vogliamo andare avanti nel solco della tradizione italiana. Siamo riconosciuti come gente molto affidabile e vogliamo dare un servizio personalizzato. Ho visto tate olimpiadi ma noi vogliamo personalizzare la bellezza dei luoghi, delle montagne, delle città, dell’aspetto del food and beverage e la caratterizzazione di essere italiani può essere un valore aggiunto”.