Milano, 28 feb. (Adnkronos) – E' attesa per fine giugno la nuova perizia psichiatrica – disposta dalla Corte d'appello di Milano – per Alessia Pifferi condannata in primo grado all'ergastolo per la morte della figlia Diana, abbandonata per sei giorni e lasciata morire di stenti a soli 18 mesi nell'estate 2022. Null'udienza di oggi è stato affidato l'incarico ai periti: la Corte ha nominato lo psichiatra Giacomo Francesco Filippini, la neuropsicologa Nadia Bolognini e il neuropsichiatra infantile Stefano Benzoni; la procura generale ha indicato la psichiatra Patrizia De Rosa e la psicologa e psicoterapeuta Valentina Crespi; mentre parte civile e difesa si sono riservati di indicare i propri esperti.
L'attività di analisi inizierà, nel carcere di Vigevano (Pavia), il prossimo 26 marzo e da quella data decorrono i 90 giorni che i periti hanno richiesto per elaborare la propria relazione. Complesso il quesito a cui devono rispondere. I giudici hanno chiesto di valutare se Alessia Pifferi "sia affetta da patologie psichiche o disturbi della personalità sintomatiche di una disfunzione nei processi cognitivi" e in caso di deficit cognitivi "se possano dirsi di gravità tali da aver interferito sulla capacità di intendere o volere" scemandola o annullandola nel momento in cui la piccola Diana moriva di stenti.
Inoltre, di valutare anche la "condotta recidiva" ossia gli altri due precedenti in cui l'imputata ha abbandonato per pochi giorni la bimba. Per farlo gli esperti potranno sottoporre l'indagata a ulteriori test, ma soprattutto dovranno esaminare la documentazione sanitaria e la certificazione medica, le consulenze psichiatriche, i colloqui e i diari clinici redatti in carcere.