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Milano: arrestato in Messico il broker della droga con la passione per Banksy

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Milano, 15 gen. (Adnkronos) - Andrea Deiana, 42enne originario di Terracina, broker della droga e conosciuto come mercante d'arte specializzato nelle opere di Banksy, è stato arrestato in Messico dalla squadra Mobile della questura di Milano nel proseguo dell'operazione 'Arkan&...

Milano, 15 gen. (Adnkronos) – Andrea Deiana, 42enne originario di Terracina, broker della droga e conosciuto come mercante d'arte specializzato nelle opere di Banksy, è stato arrestato in Messico dalla squadra Mobile della questura di Milano nel proseguo dell'operazione 'Arkan', coordinata dal pm Silvia Bonardi della Dda di Milano, per traffico internazionale di droga.

L'uomo si era sottratto alla cattura il 13 maggio del 2022, rendendosi da allora latitante, quando furono eseguite perquisizioni e misure cautelari nei confronti di 31 persone la gran parte dei quali ritenute appartenenti ad un’associazione per delinquere strutturata a più livelli e con ramificazioni su gran parte del territorio nazionale, europeo e intercontinentale.

Nel corso delle indagini, iniziate nel 2019, sono state arrestate 24 persone e sequestrati 36 chili di cocaina, 87 di hashish, 32 di ketamina, 9 chili di marijuana e oltre 244mila euro in contanti. Il processo nei confronti dei diversi componenti, arrivato alle sentenze di primo grado, ha comminato pene per complessivi 150 anni di reclusione e Deiana, riconosciuto quale promotore dell’associazione, è stato condannato in primo grado a 16 anni e 8 mesi di carcere. La ricerca, che ha visto il coinvolgimento del Servizio per la cooperazione internazionale di Polizia, della Direzione centrale per i servizi antidroga e dell'Fbi statunitense, si è conclusa nel pomeriggio del 13 gennaio scorso quando il ricercato, sbarcato da un volo proveniente da Città del Messico, è stato fermato. Ritenuto un broker di sostanze stupefacenti di calibro internazionale, era titolare di una galleria d’arte ad Amsterdam e nei sistemi di messaggistica criptata utilizzava il nickname Banksy in virtù della passione per l'arte.

Dall’attività di indagine è emerso come l’ex latitante avesse investito parte dei proventi dell’attività illecita nell’acquisto di una litografia autografata proprio dal famoso street artist britannico. Gli accertamenti hanno fatto emergere come l’opera, tra le più note, 'The Flower Thrower' – il lanciatore di fiori, il cui murales si trova a Gerusalemme fosse stata assicurata per una cifra pari a 2 milioni di euro. Le indagini della squadra Mobile hanno consentito di accertare che l'opera era stata affidata dal latitante a un gallerista di Milano al fine di monetizzarne il valore economico e di sostenere così i costi della latitanza. Gli accertamenti degli investigatori hanno permesso di rintracciare l'opera che è stata sottoposta a sequestro.