(Adnkronos) – L'autostazione di Lampugnano, a dire della procura, è una meta per molti stranieri "entrati in Italia irregolarmente", privi di visto per l'ingresso e di un titolo di permanenza regolare, e che dunque non possono attraversare le frontiere per accedere ad altri Paesi. Proprio i controlli e le riammissioni di stranieri non in regola effettuate ai confini italo-francese e italo-svizzero hanno fatto scattare l'indagine della Dda di Milano, pm Rosario Ferracane e Daniela Bartolucci, e "hanno permesso di accertare che alcuni soggetti stranieri ('favoreggiatori') gravitanti nell'area dell'hub di Lampugnano avvicinano gli stranieri irregolari che arrivano alla stazione già con l'intenzione di spostarsi in altri Paesi dell'area Schengen, pur non avendone titolo" e si adoperano "per agevolarli nel loro tentativo, dietro pagamento di somme di denaro di norma contenute tra le 100 e le 250 euro a persona".
L'agevolazione, si legge nel comunicato della procura, "consiste prima di tutto nell'acquistare titoli di viaggio online generalità difformi", non avendo gli stranieri documenti regolari non potrebbero acquistarli con le proprie generalità. "La forma di agevolazione più grave, praticata dai 'favoreggiatori', consiste nell'avvicinare gli autisti dei bus di tratte internazionali per cercare di convincerli non effettuare uni controllo rigoroso dei titoli di viaggio e, soprattutto, dei documenti (passaporto, visto o permesso di soggiorno) abilitanti l'ingresso nello Stato di destinazione".
A volte l'avvicinamento degli autisti, da parte dei favoreggiatori, avviene "con modalità tipicamente 'corruttive', essendosi consolidata, con alcuni autisti, la prassi di corrispondere loro una parte del denaro contante ricevuto dagli stranieri in partenza, affinché essi effettuino il trasporto senza creare problemi; altre volte, di fronte ad autisti e dipendenti della stazione che invece si sono dimostrati insensibili a queste forme di avvicinamento, i favoreggiatori hanno assunto atteggiamenti intimidatori, ricorrendo a minacce e, in alcune occasioni, anche ad aggressioni verbali e fisiche" si legge nel comunicato del procuratore Marcello Viola.