Milano, 21 gen. (Adnkronos) – Ci sono due autisti tra gli arrestati, uno dei sette destinatari dell'ordinanza firmata dal gip di Milano Fabrizio Filice manca all'appello, dell'operazione contro una rete di presunti trafficanti di migranti smantellata dalla polizia di Stato e dalla polizia locale di Milano, in collaborazione con la polizia di frontiera di Bardonecchia e Aosta. Sono una sessantina gli indagati. In particolare uno dei conducenti, sorpreso da un collega a cercare di imbarcare su un bus degli stranieri irregolari, lo avrebbe minacciato ripetutamente di morte. Per un altro autista, invece, ci sarebbe la prova di almeno tre episodi in cui avrebbe effettuato il trasporto illecito dietro il pagamento di una somma di denaro.
Per altri autisti, la singolarità di un'azione ha portato il giudice a non emettere nessuna misura cautelare. Per Filice, "non può non riconoscersi che essi si sono trovati in una situazione estremamente difficile da gestire, in quanto il rigoroso controllo non solo dei titoli di viaggio ma anche, e soprattutto, dei titoli abilitanti lo spostamento nell'area Schengen, che pure è previsto dalle loro mansioni contrattuali, si è rivelata un'attività che li espone a situazioni estremamente problematiche: trovandosi essi, da soli, a dover fronteggiare vere e proprie insurrezioni a seguito del diniego di effettuare il trasporto, sia da parte degli stranieri irregolari, spesso in gruppo o in famiglia, sia da parte dei favoreggiatori che cercavano di assicurare loro il trasporto".
In molti casi, infatti, l'omesso rigoroso controllo dei titoli di viaggio dei passeggeri è attribuibile "non tanto a una deliberata partecipazione dell'autista all'effettuazione del trasporto illegale, quanto invece a un'omissione dei propri doveri di diligenza professionale, certamente anche determinata dal tentativo di evitare, almeno qualche volta, di trovarsi in situazioni tese e di correre rischi per la propria incolumità personale".