> > **Migranti: opposizioni insistono 'Meloni in aula su Almasri', Pd &...

**Migranti: opposizioni insistono 'Meloni in aula su Almasri', Pd 'verità imbarazzanti?'**

default featured image 3 1200x900

Roma, 23 gen. (Adnkronos) - Le opposizioni non mollano la presa sulla vicenda Almasri. Viene rinnovata la richiesta alla premier Giorgia Meloni di riferire in Parlamento. Il question time oggi al Senato con il ministro Matteo Piantedosi sul libico accusato di crimini di guerra dalla Corte penale int...

Roma, 23 gen. (Adnkronos) – Le opposizioni non mollano la presa sulla vicenda Almasri. Viene rinnovata la richiesta alla premier Giorgia Meloni di riferire in Parlamento. Il question time oggi al Senato con il ministro Matteo Piantedosi sul libico accusato di crimini di guerra dalla Corte penale internazionale non avrebbe chiarito la vicenda, secondo le opposizioni. Anzi ne avrebbe confermato i contorni opachi. "Ci sono verità imbarazzanti per il governo?", chiedono i capigruppo Pd, Francesco Boccia e Chiara Braga. Che palazzo Chigi sia coinvolto ne è convinta Elly Schlein.

Oggi parlando con i cronisti la segretaria dem insiste: "La premier deve venire a rispondere in aula perché in questa pessima vicenda non è possibile non ci sia un coinvolgimento diretto di palazzo Chigi". Schlein mette in evidenza quella che giudica mancanza di coerenza da parte di Meloni: "Lei che aveva dichiarato guerra ai trafficanti di esseri umani, ha lasciato che ne fosse liberato uno arrestato in Italia e che fosse riportato in Libia a bordo di un aereo di Stato". E questo vale anche per il caso Santanchè: "Aveva detto in conferenza stampa che se ne sarebbe parlato in caso di rinvio a giudizio. Dal rinvio a giudizio però è passata quasi una settimana…".

Ma sono tutte le opposizioni, dopo la conferenza stampa unitaria di ieri, che continuano a sollecitare Meloni. Avs oggi ha fatto un sit in davanti a palazzo Chigi. "Siamo di fronte a una vergogna di Stato", ha detto Nicola Fratoianni che con Angelo Bonelli chiede le dimissioni del ministro Carlo Nordio. "Oggi Piantedosi lo ha smentito in aula. Nordio ha detto ieri che non era stato informato, ed oggi Piantedosi dice il contrario, è evidente che siamo di fronte a una scelta politica ben precisa di questo governo nel voler liberare il criminale libico". Forse, aggiunge, "qualcuno ha paura che Almasri parli?".

I 5 Stelle si dicono "esterrefatti" dal "muro di silenzio e ipocrisia dietro cui il governo Meloni si è trincerato" e "suona francamente una presa in giro a tutti i cittadini la bugia del ministro dell'Interno Piantedosi su Almasri espulso perché pericoloso: è stato portato al sicuro con un volo di Stato dei servizi segreti, il che è tutta un'altra cosa". Anche il capogruppo di Iv al Senato, Enrico Borghi, parla di "presa in giro del governo al Paese".

Il presidente dei senatori dem Francesco Boccia mette in evidenza le versioni 'discordanti' nel governo: "Ieri il ministro Nordio ha probabilmente mentito per coprire la scelta del governo. E se Nordio ha mentito perché ha obbedito ad un ordine dall'alto la questione smette di essere procedurale e diventa esclusivamente politica e chiama in causa proprio la Presidente del Consiglio. Ringraziamo il ministro Piantedosi ma Giorgia Meloni non può nascondersi dietro i suoi ministri".

Schlein parlando con i cronisti alla Camera assicura che non mollerà la presa fino a che Meloni non verrà in aula. I cronisti le chiedono anche di un altro tema che sta invece agitando il Pd: il referendum sul Jobs Act. Oggi altri due dirigenti riformisti hanno messo agli atti la loro contrarietà all'abrogazione della legge del governo Renzi, Graziano Delrio e l'eurodeputata Elisabetta Gualmini. Schlein non entra nel merito. "Oggi parliamo del caso Almasri". L'altro giorno ai cronisti che le chiedevano quale sarà l'indicazione di voto del Pd, aveva risposto: "Io i quesiti li ho firmati e senz’altro non faremo mancare il nostro contributo".