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Sale la tensione al confine tra Polonia e Bielorussia dove sono centinaia i migranti che cercano di varcare il confine e chiedere asilo politico a Varsavia. Una situazione che crea disagi soprattutto a livello politico, con la Polonia che ha schierato a sud del passaggio della frontiera a Kuznica Bialostocka 12mila soldati e attraverso il suo ministro della Difesa, Mariausz Blaszczak, ha dichiarato di essere pronta a difendersi.
Migranti al confine tra Polonia e Bielorussia
I migranti al confine tra Polonia e Bielorussia, tra i quali molte donne e bambini, gridano “Germany. We want to go to Germany”. Di contro il governo polacco teme possibili attacchi terroristici e per questo ha schierato le unità anti-terrorismo in aggiunta alle Gurdie di frontiera.
Centinaio di migranti al confine tra Polonia e Bielorussia
La situazione ha dei risvolti geopolitici non trascurabili. Secondo quanto riportato su Twitter dall’attivista e politica bielorussa Sviatlana Tsikhanouskaya, il presidente del sul paese Aljaksandr Lukashenko avrebbe dato vita alla crisi dei confini. “I migranti vengono spinti al confine da uomini armati – ha detto la Tsikhanouskaya – Il traffico di migranti, la violenza e i maltrattamenti devono cessare. È necessaria una risposta forte”.
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Tensione al confine tra Polonia e Bielorussia per i migranti
Della stessa opinione anche l’Unione Europea che attraverso il portavoce della Commissione europea, Adalbert Jahnz, ha fatto sapere di considerare la Bielorussia il primo responsabile della situazione d’emergenza venutasi a creare. “Naturalmente – ha detto Jahnz – questa è la continuazione del tentativo disperato del regime di Lukashenko di destabilizzare l’Ue e strumentalizzare le persone per scopi politici. Nelle ultime settimane – ha aggiunto il portavoce – Varsavia ha riferito di 3mila attraversamenti illegali del confine ogni settimana”.