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Il tribunale di Catania ha emesso una sentenza che ha riacceso il dibattito in merito ai paesi sicuri per i migranti.
Il giudice, Massimo Escher, ha stabilito che l’Egitto non può essere considerato un paese sicuro, citando le gravi violazioni dei diritti umani presenti sul territorio. A tal proposito, non ha convalidato il trattenimento disposto dal questore di Ragusa di un migrante arrivato dall’Egitto, che a Pozzallo ha chiesto lo status di rifugiato. La reazione del Governo non si è fatta attendere.
Il giudice di Catania contro il trattenimento di un migrante: la decisione
Il Tribunale di Catania, nel provvedimento con cui non ha convalidato il trattenimento disposto dal questore di Ragusa di un migrante arrivato dall’Egitto, che a Pozzallo ha chiesto lo status di rifugiato, scrive:
“Una lista di Paesi sicuri non esime il giudice all’obbligo di una verifica della compatibilità di tale designazione con il diritto dell’Unione europea e in Egitto ci sono gravi violazioni dei diritti umani che investono le libertà di un ordinamento democratico”.
In tal modo, i giudici di Catania, insieme a quelli di Bologna, ritengono inapplicabile il decreto legge sui migranti. L’Egitto figura nell’elenco dei 19 Paesi considerati sicuri secondo l’ultimo decreto varato dal Governo Meloni.
“È la prima pronuncia di questo tipo dopo il decreto legge sui paesi sicuri”, commenta il legale del migrante, l’avvocata Rosa Emanuela Lo Faro.
La reazione della politica alla decisione del giudice di Catania
La reazione del centrodestra non si è fatta attendere:
“La decisione dei giudici del Tribunale di Catania appare perseguire l’unico fine di ostacolare qualsiasi azione volta a contrastare l’immigrazione illegale di massa, nonché a rendere difficili – se non impossibili – i rimpatri di chi entra illegalmente in Italia. La pretesa, da parte di alcuni giudici, di sostituirsi al Parlamento è fuori luogo, poiché costituisce una pericolosa ingerenza nel procedimento legislativo”, dichiara Tommaso Foti, capogruppo di Fratelli d’Italia alla Camera.
Parole dure arrivano anche da Matteo Salvini:
“Per colpa di alcuni giudici comunisti che non applicano le leggi, il Paese insicuro ormai è l’Italia. Ma noi non ci arrendiamo”, promette battaglia il leader della Lega.
“Arriva puntuale un’altra decisione sorprendente da un giudice di Catania. Nessun Paese è sicuro, nemmeno forse la città di Catania, che ha magistrati di questo genere”, ha dichiarato il presidente dei senatori di Forza Italia, Maurizio Gasparri.
Il modello Albania rappresenta uno dei principali successi di questo Governo e non permetteremo che venga messo in discussione, è questo il pensiero della maggioranza politica.
Nel frattempo, è già stato fatto un primo trasbordo di persone sulla nave Libra della Marina militare, che si trova attualmente a sud di Lampedusa. Dopo un primo screening a bordo, saranno trasferiti verso l’Albania:
“La nuova nave di migranti partirà quando ci saranno le condizioni, quindi anche l’intercettazione di migranti in mare e il pre-screening, che individuerà le persone eleggibili per andare in Albania”, ha dichiarato il ministro dell’interno Matteo Piantedosi.
Secondo le ultime informazioni, dopo lo screening a bordo saranno trasferiti a Shengjin per essere sottoposti alla procedura accelerata di frontiera; poi andranno al centro di Gjader.