Roma, 28 mar. (Adnkronos) – "Fanpage, Repubblica e anche altre testate giornalistiche, oltre che i social di Associazioni e Ong, hanno pubblicato un video testimonianza nel quale da una un'inquadratura fissa su una parete o un pavimento si possono ascoltare disperate grida di aiuto e il frastuono della irruzione della Polizia e dei colpi di manganello. Il video-testimonianza dello scorso lunedì 24 marzo è stato ripreso dall'interno del Cpr di Trapani- Milo, dove dallo scorso sabato 22 marzo, in seguito all’ennesimo atto di autolesionismo commesso da un uomo tunisino che ha tentato di togliersi la vita, le circa 150 persone trattenute in detenzione amministrativa avevano iniziato uno sciopero della fame. Vogliamo sapere dal governo e dal ministro Piantedosi se sono a conoscenza di questi fatti e se intendano accertare con urgenza i motivi per cui a fronte di una pacifica protesta siano stati utilizzati metodi violenti per reprimerla con brutalità". Lo chiede Avs al governo con un’interpellanza, primo firmatario Nicola Fratoianni.
"Vogliamo anche sapere dal governo se non intenda riconsiderare la scelta di rafforzare la rete dei centri di permanenza per i rimpatri che si confermano sempre più luoghi di segregazione e discriminazione dove la sfera dei diritti dei migranti reclusi viene illegittimamente compressa, prevedendo al contrario il loro superamento in favore di un sistema di accoglienza diffusa". Questa vicenda "del Cpr di Trapani-Milo si aggiunge a quanto già emerso e accaduto in altri Cpr, a dimostrazione, a parere dell’ interrogante, di come il sistema di detenzione amministrativa, sia composto da luoghi di segregazione e discriminazione, spazi fuori dal diritto, vere e proprie carceri in cui non vengono garantite le più elementari condizioni di vita".