Migranti: Fidanza, 'fondi ad Erdogan non diventino arma di ricatto contro Europa'

Roma, 18 dic. (Adnkronos) - “Siamo alla vigilia di un Consiglio incentrato sui temi della politica estera. Balcani occidentali, Ucraina, Medio Oriente, su tutti. E proprio dalla crisi siriana dobbiamo partire: per favorire il rimpatrio dei rifugiati siriani, ci ritroviamo di nuovo a versare so...

Roma, 18 dic.

(Adnkronos) – “Siamo alla vigilia di un Consiglio incentrato sui temi della politica estera. Balcani occidentali, Ucraina, Medio Oriente, su tutti. E proprio dalla crisi siriana dobbiamo partire: per favorire il rimpatrio dei rifugiati siriani, ci ritroviamo di nuovo a versare soldi europei alla Turchia”. Così il capodelegazione di Fratelli d’Italia-Ecr al Parlamento europeo, Carlo Fidanza, intervenendo in Plenaria a Strasburgo sulla preparazione del Consiglio europeo del 19 e 20 dicembre 2024.

“Vigileremo -aggiunge- affinché vengano spesi correttamente e non diventino una nuova arma di ricatto di Erdogan contro l’Europa. Bisogna andare avanti con forza nella direzione tracciata da Giorgia Meloni: implementare gli accordi con i Paesi terzi, sul modello di quello con la Tunisia, che ha consentito di diminuire gli arrivi irregolari dell’80% nell’ultimo anno; realizzare centri per i rimpatri nei Paesi terzi, come previsto nel protocollo Italia-Albania. Non solo.

È urgente chiarire il quadro normativo per fermare iniziative di una certa magistratura ideologizzata che punta a demolire il concetto stesso di Paese terzo sicuro. Se questa linea passasse -conclude Fidanza- nessuno Stato membro sarebbe più in grado di rimpatriare gli irregolari e il segnale che daremmo a decine di milioni di disperati (tra cui anche quelli malintenzionati) sarebbe che in Europa può entrare chiunque senza rischiare nulla. Sarebbe la resa al caos migratorio e alle mafie dei trafficanti.

Sarebbe la fine di Schengen e, di più, sarebbe la fine dell’Europa come l’abbiamo conosciuta”.