L’ostacolo giuridico al patto Italia-Albania sui migranti è stato superato, poiché la Corte costituzionale albanese ha dichiarato, con il voto di cinque giudici su nove, che l’accordo è in conformità con la costituzione del paese.
Migranti, Corte Costituzionale albanese l’accordo con l’Italia può procedere
La decisione consente al Parlamento albanese di approvarlo, segnando un progresso significativo, la Corte aveva precedentemente bloccato l’accordo a metà dicembre a causa di ricorsi presentati da trenta deputati dell’opposizione. Ma l’esame del testo è iniziato il 18 gennaio e oggi i giudici hanno concluso che l’accordo può procedere, nonostante le obiezioni di quattro giudici.
L’Albania deve ora passare attraverso l’approvazione parlamentare, mentre in Italia il disegno di legge è stato approvato dalla Camera e trasmesso al Senato. Tuttavia, il testo è controverso secondo esperti e organizzazioni umanitarie che lavorano nel campo delle migrazioni.
Migranti, Corte Costituzionale albanese: cosa prevederebbe l’accordo?
L’accordo prevede che l’Italia costruisca due centri migranti in Albania a sue spese, con giurisdizione italiana e gestione da parte di personale italiano.
I centri, uno di accoglienza e uno di rimpatrio, sollevano preoccupazioni sulle tempistiche e l’efficacia, poiché l’annuncio di ospitare 36.000 persone all’anno sembra poco credibile. Il presidente del Consiglio Giorgia Meloni ha indicato che i centri potrebbero essere operativi prima dell’estate 2024, ma restano incertezze sulle reali implementazioni e impatti di tali strutture.