Roma, 31 ott. (Adnkronos) – Quello che chiedo è "un'indagine conoscitiva sulla gerarchia effettiva delle fonti, alla luce del fatto che tale principio non è esplicitamente espresso nei trattati e sulla certezza del diritto a fronte della possibilità per un giudice di disapplicare una legge se la ritiene in contrasto con leggo e sentenze Ue, nonché di confronto con le pratiche degli altri stati Comunitari". Interpellato dall'Adnkronos, Claudio Borghi, senatore della Lega, torna sulla sua proposta in Commissioni affari europei del Senato, al centro delle polemiche, dopo che l'opposizione ha ravvisato un attacco ai giudici.
"Le polemiche -sottolinea- sono assurde perché avere dei pareri autorevoli su una questione che in tutta evidenza non è così solare come sembra, perché se si fosse inteso essere chiari ci sarebbe un articolo preciso nei trattati e non degli annessi e delle sentenze, non può che aiutare il Parlamento. Nessuna commissione 'contro i giudici' o 'contro le sentenze' quanto semmai una ricognizione del presente per eventualmente individuare cambiamenti legislativi per accertarsi che la nostra Costituzione non venga scavalcata da nulla".