Roma, 30 ott. (askanews) – Michele Zarrillo festeggia i 30 anni di “Cinque giorni”, brano presentato nel ’94 a Sanremo, e racconta che ancora oggi si emoziona a interpretarlo sul palco. Il cantautore lo ha raccontato a Lecce, dove è stato ospite d’eccezione del Premio Internazionale Manibus e ha parlato anche dei suoi nuovi progetti.
“Dopo 30 anni è ancora come se la cantassi per la prima volta – ha detto Zarrillo – questa canzone tra l’altro ha una vicissitudine stranissima, il mio produttore non voleva che la presentassi a Sanremo, perché diceva che c’era troppo romanticismo , poi Baudo l’ha scoperta per caso quando una mia discografica, che se ne era innamorata, ha fatto di testa sua e gli ha fatto ascoltare una cassetta. Baudo ha detto: questa sarà la canzone che caratterizzerà la carriera di Michele Zarrillo E Baudo raramente sbaglia. Poi ovviamente la canzone fa identificare tutte le persone che perdono l’amore, che è una delle cose che ci fa soffrire di più e poi ci fa gioire quando rinasce: è un po’ la metafora della parabola della vita”.
Inoltre, ha raccontato Zarrillo a Lecce, “questa canzone, come Una rosa blu, La notte nei pensieri, L’elefante e la farfalla, tante canzoni in questi ultimi anni mi stanno ridando soddisfazioni pazzesche, sono nate delle challenge su Tik Tok, ho visto giovani che le ricantano e da lì ci è venuta l’idea di festeggiare i 30 anni di Cinque giorni e fare un tour e siamo al 90% di sold out in tutta Italia e per me è un regalo; quello che non facevo dieci anni fa mi riesce oggi, come non essere contenti di questo, soprattutto di vedere nei teatri il pubblico di 15enni e 60enni mischiati è incredibile e bellissimo”. E sul nuovo album Zarrillo ha anticipato: “Quando siamo in tour ci fermiamo un attimo ma mancano tre brani alla fine dell’album, spero nella primavera prossima o giù di lì di uscire con il nuovo lavoro”.