Argomenti trattati
Michele Misseri è stato rimesso in libertà.
Il suo nome è irrimediabilmente collegato all’omicidio di Sarah Scazzi, che dopo anni ha comunque i contorni incerti ma che però ha anche delle certezze: non è stato lui ad uccidere la nipote nonostante dica il contrario per proteggere la moglie e la figlia, vere artefici del delitto.
Michele Misseri torna in libertà
Per buona condotta, Michele Misseri ha lasciato il carcere di Lecce dove stava scontando 8 anni di pena per aver occultato in un pozzo il cadavere di Sarah Scazzi.
Nonostante si sia sempre proclamato colpevole, le indagini hanno portato gli inquirenti a capire che in realtà a uccidere la ragazza sono state la zia Cosima e la cugina Sabrina. Lui si è solo occupato di nascondere il corpo.
Era in cella dal 2017 ed è uscito con un anno di anticipo. Non si dà pace per questo: “Non dovevo uscire, sono io il colpevole”.
Era il 2010 quando Sarah Scazzi venne uccisa ad Avetrana, frazione di Taranto diventata famosa proprio per questo macabro fatto.
Ora a distanza di anni, Michele torna a casa ma difficilmente si scrollerà di dosso quello che è accaduto. Nonostante tutto, l’opinione pubblica ancora è divisa su di lui.
Il ritorno di Michele Misseri ad Avetrana
Continua a sbandierare la sua colpevolezza Michele Misseri, dicendo di aver fatto tutto lui. “Mi hanno portato a dire cose che non volevo, sono io il colpevole. Sono ignorante e mi hanno fatto passare come fesso ma non lo sono”.
Parole che confondono, ma non gli inquirenti, che invece hanno ben chiara la situazione. Ad ogni modo, Michele Misseri è tornato in quella casa in Via Grazia Deledda diventata ormai simbolo della tragedia.
Per evitare ingorghi e disagi, il comune ha disposto lo stop di sosta e transito per i veicoli, non solo in quella via ma anche nelle limitrofe.
Misseri: “Sono io il colpevole, non dovevo uscire”
“Io non volevo uscire perché non è giusto, sono io il colpevole.
Questa colpa mi fa stare male”. Michele Misseri lo ha dichiarato in un’intervista a La Stampa. Aggiungendo poi: “Penso continuamente a cosa ho fatto a quell’angelo biondo. Ma anche a mia moglie e mia figlia che non hanno fatto nulla a Sarah, le volevano bene. Sono io il colpevole – ha sottolineato – se non fossi stato io Sarah sarebbe ancora viva, sorridente tra noi. Mi hanno portato a dire cose che non volevo perché sono ignorante e mi hanno fatto passare da innocente ma non sono fesso e continuerò questa battaglia fino a che avrò vita”.
Per poi concludere: “Spero ancora che qualcuno invece mi creda, che ci sia qualcuno che abbia almeno un dubbio su come siano andate veramente le cose. Sono io il colpevole e devo stare in carcere”.