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Indagine Eumetra, mezzi pubblici: "Il 62% delle ragazze italiane li evita la sera"

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Le ragazze italiane, tra i 16 e i 25 anni, evitano di prendere i mezzi pubblici la sera: l'indagine per conto di Telefono donna Italia

L’indagine di Eumetra è stata realizzata per conto di Telefono donna Italia, ed è stata presentata oggi, 26 giugno, al centro congressi di Fondazione Cariplo a Milano, che l’ha sostenuta. L’aspetto cardine, e più preoccupante, è che le ragazze italiane hanno paura di prendere i mezzi pubblici la sera.

La ricerca e il campione analizzato

La ricerca ha realizzato 800 interviste, a ragazzi e ragazze, con un campione tra i 16-25 anni: spazia dagli atteggiamenti che si tengono, alle idee che si hanno, fino ai canali con cui ci si informa e ai giudizi su alcune realtà.

Destano molta preoccupazione i risultati sulle abitudini giovanili: la paura diffusa da parte delle ragazze a fare cose comuni: come camminare per strada o prendere i mezzi alla sera fino a optare per un abbigliamento più discreto se escono da sole.

Il 66% delle ragazze “mette in atto accorgimenti tornando a casa alla sera” (solo il 22% tra i ragazzi), il 62%evita di prendere i mezzi pubblici oltre una certa ora” (il 17% per i ragazzi), il 61% “sceglie un abbigliamento discreto”.

Il fenomeno della poca sicurezza, nelle città italiane, si fa sempre più allarmante, a confermarlo i sentimenti delle ragazze più giovani.

Il problema della parità di genere

Altro tema analizzato è quello relativo alla “parità di genere”: se per le ragazze è ancora lontana sul posto di lavoro (69%) va invece meglio in casa, nell’educazione dei figli (55%) e nella gestione domestica (52%). Secondo le intervistate, 4 ragazze su 10, affermano che i social influenzano in maniera negativa l’immagine della donna.

Se da un lato, i dati fanno emergere una situazione oscura agli occhi di molti, dall’altro, la fondatrice di Telefono Donna, sottolinea un grande traguardo raggiunto:

“I dati della ricerca confortano almeno per il fatto che i giovani conoscono il problema delle forme del maltrattamento e hanno imparato anche le contromisure“.