Non è ancora finito del tutto l’evento che da qualche settimana sta colpendo alcune zone d’Europa e anche l’Italia. Le nubi di pulviscolo provenienti dal deserto del Sahara, infatti, si presenteranno nuovamente, dopo le visite che già ci hanno regalato negli scorsi giorni, soprattutto in concomitanza con le precipitazioni previste per la prossima settimana.
Ritorna nuovamente in Italia il pulviscolo sahariano
Nelle ultime settimane, un fenomeno peculiare ha catturato l’attenzione nei cieli dell’Europa e dell’Italia: ampie nubi di pulviscolo provenienti dal deserto del Sahara si sono manifestate nei nostri cieli, per poi lasciare al suolo traccia della loro presenza. Questo fenomeno sta per ripresentarsi con un nuovo carico previsto per il prossimo weekend, soprattutto in seguito al ritorno delle precipitazioni all’inizio della prossima settimana.
La particolare configurazione barica nei prossimi giorni, con un ciclone tra Algeria e Tunisia e un promontorio anticiclonico africano sul bacino del Mediterraneo, favorirà un costante trasporto di correnti dirette dal deserto nord-africano, una situazione che sarà quindi causa del fenomeno che ci colpirà la prossima settimana. Questo imponente fenomeno atmosferico trasporterà infatti grandi quantità di pulviscolo desertico, che si concentreranno alle quote più elevate dell’atmosfera per poi raggiungere il nostro Paese e il resto d’Europa.
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Pulviscolo sahariano: ecco quali zone d’Italia colpirà
A partire dalla giornata di sabato 13 Aprile e nei giorni successivi, c’è quindi da aspettarsi grandi carichi di pulviscolo, cosa che conferirà ai nostri cieli tonalità giallognole e atmosfere quasi surreali, soprattutto durante le precipitazioni previste nella prossima settimana. Le zone più a rischio includono tutto il bacino del Mediterraneo, compresa l’Italia che probabilmente verrà colpita quasi nella sua totalità, con un maggiore interesse per le zone costiere. Durante le precipitazioni il pulviscolo sahariano tenderà a ricadere al suolo, depositandosi sulle superfici e lasciando letteralmente un discreto “segno” del proprio passaggio.
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