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Mestre, licenziato per un errore costato 280 euro all'azienda: ex dipendente si suicida

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L'uomo si era già rivolto ai sindacati per impugnare il licenziamento, ma si è tolto la vita prima della data stabilita

Un uomo di 55 anni si è suicidato a Mestre dopo essere stato licenziato dall’azienda in cui lavorava da 27 anni. La causa del licenziamento: un errore commesso dall’ex dipendente nell’aver assicurato ad alcuni clienti uno sconto nella consegna della merce.

Il licenziamento del 55enne

In seguito all’errore commesso, l’uomo aveva ricevuto una prima lettera a fine giugno, con la contestazione di presunte irregolarità “nelle procedure interne”. A quel punto l’uomo si era rivolto al sindacato, ma dopo qualche settimana ha ricevuto una seconda lettera e questa volta gli veniva notificato il licenziamento.

Il sindacato aveva giudicato sproporzionato il provvedimento, anche se avvenuto per un errore del 55enne, considerata soprattutto l’entità del danno all’azienda: 280 euro. L’azienda però non aveva ritrattato e il passo seguente sarebbe stata l’impugnazione del licenziamento (per cui l’uomo aveva già preso un appuntamento a inizio settembre), cosa che ormai non avverrà più.

Il suicidio dell’ex dipendente

Il 55enne non ha retto al licenziamento, dopo aver lavorato per 27 anni in quell’azienda, e pochi giorni dopo aver ricevuto la lettera si è tolto la vita nella sua casa a Pontelongo, in provincia di Padova.

L’azienda, in seguito alla morte dell’uomo, ha rilasciato un comunicato in cui esprime il proprio dispiacere e fa le condoglianze alla famiglia.