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Mese di proteste: scioperi in trasporti, banche e altri settori, il calendario completo

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Dicembre ricco di scioperi: trasporti e banche tra i settori colpiti. Ecco il calendario completo delle mobilitazioni e i disagi attesi per i cittadini.

Dicembre si preannuncia un mese ricco di scioperi, con diverse categorie pronte a fermarsi per manifestare il proprio malcontento.

Mese di proteste: scioperi in trasporti, banche e altri settori, il calendario completo

Oltre ai trasporti pubblici, che includono treni, autobus, taxi e traghetti, le agitazioni coinvolgeranno anche settori cruciali come banche, sanità, cultura, istruzione e giustizia. Il 13 dicembre spicca come giornata clou: lo sciopero generale proclamato dall’Unione Sindacale di Base (USB) segnerà uno dei momenti di maggiore impatto.

Tra le principali mobilitazioni:

  • Trasporto pubblico locale: Stop di 24 ore con modalità differenti a seconda delle città.
  • Ferrovie: Interruzione del servizio dalle 21.00 del 12 dicembre alle 20.59 del giorno successivo.
  • Taxi e trasporti marittimi: Entrambi i servizi si fermeranno per l’intera giornata.
  • Aerei: Lo sciopero del trasporto aereo è invece programmato per il 15 dicembre, con disagi previsti negli aeroporti.

Dicembre di scioperi: stop a treni, trasporti, banche e aerei, il 13 dicembre lo sciopero generale

Anche altri comparti saranno coinvolti in scioperi significativi:

  • Sanità: Protesta dei medici del settore privato accreditato.
  • Cultura: Il personale della Biblioteca Braidense e della Pinacoteca di Brera manifesterà contro la carenza di risorse umane.
  • Istruzione: In Trentino, il personale scolastico e delle scuole dell’infanzia incrocerà le braccia.
  • Giustizia: Diversi ordini di avvocati in Campania si asterranno dalle udienze civili e penali.

La situazione potrebbe evolvere ulteriormente, specialmente alla luce di possibili interventi governativi, come già avvenuto con lo sciopero del 29 novembre, bloccato dal ministro dei Trasporti Matteo Salvini. Le proteste di dicembre promettono di accendere il dibattito su questioni lavorative e sociali ancora irrisolte.