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Meloni sostiene che una guerra in grande stile in Libano non avrebbe vantaggi per nessuno e afferma che l'Italia possiede una legge sulla cittadinanza molto efficace.

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Il presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, durante l'Assemblea Generale delle Nazioni Unite a New York, ha richiesto un cessate il fuoco tra Israele e Hezbollah per evitare una guerra in Libano. Ha sottolineato l'importanza della sicurezza delle truppe italiane in Libano e l'impegno dell'Italia per la pace. In risposta a una petizione per un referendum sulla cittadinanza, Meloni ha affermato che l'attuale periodo di dieci anni è adeguato e non vede la necessità di modificare la legislazione esistente. Ha discusso anche la scelta di Elon Musk per il premio dell'Atlantic Council, affermando che non è legata alla politica statunitense. Infine, ha negato qualsiasi contatto con Donald Trump o membri di una sua possibile futura amministrazione.

Il presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, intervistata a margine dell’Assemblea Generale delle Nazioni Unite a New York, ha evidenziato l’urgenza di un cessate il fuoco e de-escalation tra Israele e Hezbollah al fine di evitare una guerra a larga scala in Libano, che sarebbe dannosa per tutti. Meloni ha poi ribadito il rammarico per la situazione critica in Libano e durante l’alta assemblea dell’ONU si è discusso anche della sicurezza delle truppe italiane partecipanti alla missione Unifil, chiedendo specifiche attenzioni per il loro benessere. Dal canto suo, l’Italia porta avanti un approccio di moderazione, collaborando con i suoi alleati, tra cui i partner del G7, per valutare possibili nuove iniziative volte al mantenimento della pace. Ha anche menzionato che l’Italia gode di una legge eccellente quanto riguarda il diritto di cittadinanza.

Durante la sua conferenza stampa all’Assemblea Generale dell’Onu, il Primo Ministro ha offerto il suo punto di vista sulla petizione per un referendum sulla cittadinanza. Sostiene l’opinione che un periodo di dieci anni sia adeguato per ottenere la cittadinanza e che l’Italia abbia una legislazione valida in materia. “Non vedo la necessità di modificarla”, ha aggiunto, sottolineando che un referendum sarebbe un esercizio di democrazia.

Inoltre, Meloni ha discusso la scelta di Elon Musk come destinatario del premio dell’Atlantic Council. Ha affermato che l’elezione di Musk, una delle figure più rilevanti dell’epoca attuale, è stata decisa mesi fa e non ha nulla a che fare con la politica statunitense. Ha affermato inoltre che tentare di coinvolgere l’Italia nella campagna americana appare più un tentativo italiano che non appare particolarmente acuto.

Quando gli è stato chiesto se l’atteggiamento favorevole a Trump di Musk possa compromettere il rapporto con l’amministrazione Biden, Meloni ha risposto categoricamente “decisamente no”. Ha riportato, come già affermato molte volte, che si oppone all’intromissione esterna negli affari interni di stati sovrani e che non è tipo di leader che crede di poter dire ad un cittadino in un altro paese cosa sia meglio per il suo futuro. Questo si accorda poco con il pensiero della sinistra, a cui non si è mai allineata.

Infine Meloni, rispondendo a una domanda emersa durante la conferenza a New York, ha riferito di non aver avuto nessun contatto con Donald Trump o possibili membri di un’ipotetica futura sua amministrazione.