In un’epoca segnata da crisi, è importante ricordare che queste condizioni di disagio portano sempre con sé un potenziale di opportunità.
Infatti, il termine crisi deriva dalla parola greca “crisis”, che significa decidere, scegliere: esso ci costringe a metterci in gioco, a prendere una posizione, non ci permette di esitare. Nessun paese può affrontare da solo le crisi del nostro tempo, ed è per questo che l’Italia supporta fermamente il multilateralismo e l’Onu, la sua istituzione più emblematica dove ogni voce può essere ascoltata: è il luogo per apprendere, comprendere e rispettare gli altri.
Questo è quanto ha dichiarato la premier Giorgia Meloni al Summit del Futuro presso l’Onu. “Le sfide che ci troviamo ad affrontare sono molteplici e complesse: dal cambiamento climatico alla disuguaglianza sociale ed economica, dalle crisi umanitarie e sanitarie alla criminalità internazionale, ai conflitti armati come l’intollerabile guerra intrapresa dalla Russia contro un paese sovrano come l’Ucraina, fattori che mettono a rischio la sicurezza internazionale. In un contesto così intricato, la nostra unica opzione è agire”: queste sono le parole della premier Giorgia Meloni durante il Summit del Futuro nell’assemblea generale dell’Onu.
Nel suo intervento, la premier Giorgia Meloni ha sottolineato la visione italiana sulla riforma del consiglio di sicurezza, che non deve prescindere da principi di uguaglianza, democrazia e rappresentatività. “La riforma – ha dettagliato – ha un valore se viene realizzata per tutti, non solo per una selezione privilegiata. Non siamo interessati a generare nuove gerarchie e non riconosciamo l’esistenza di nazioni di serie A o di serie B.
Le nazioni esistono, ognuna dotata di storia, peculiarità e cittadini che godono degli stessi diritti poiché tutti gli esseri umani nascono liberi ed uguali.
È necessario, dunque, riconsiderare la cooperazione tra Paesi. Il Piano Mattei, un progetto italiano di investimenti, è stato ideato per collaborare con i paesi dell’Africa in modo non paternalistico, caritatevole o predatorio, ma fondato sul reciproco rispetto e su pari opportunità di competizione. Questa è la nostra formula per favorire lo sviluppo di un continente troppo spesso trascurato, per forgiarne la stabilità e per garantire un diritto che è stato per troppo tempo negato a molti giovani: il diritto di non essere costretti a emigrare.
Così ha espresso la Presidente del Consiglio.