Meloni incontra Draghi: 'Numerose considerazioni rilevanti nel rapporto'

L'ex primo ministro italiano Mario Draghi è stato accolto da Giorgia Meloni in Palazzo Chigi per una discussione durata oltre un'ora sul futuro della competitività europea e le sfide future dell'Unione Europea. La conversazione non ha toccato l'argomento del recente incontro di Draghi con Marina Berlusconi. Dopo l'incontro, Palazzo Chigi ha rilasciato una nota che sottolinea la necessità di promuovere l'innovazione, affrontare la questione demografica, garantire la fornitura di materie prime critiche, controllare le catene del valore e fornire gli strumenti adeguati all'Europa per attuare le sue ambiziose strategie. Intanto, la presidente di Mondadori, Marina Berlusconi, ha espresso la sua insoddisfazione per le false ricostruzioni dei suoi incontri di lavoro, smentendo possibile tensioni con Meloni e Tajani.

Giorgia Meloni ha accolto l’ex primo ministro Mario Draghi in Palazzo Chigi per un incontro di oltre un’ora, questa volta con il ruolo invertito.

Draghi aveva precedentemente passato la guida del governo a Meloni circa due anni fa. La conversazione tra i due leader ha riguardato il futuro della competitività europea, un rapporto scritto da Draghi stesso. Hanno discusso anche le prossime sfide che si presenteranno all’Unione Europea con la prossima commissione guidata da Von Der Leyen.

Nel dettaglio, hanno condiviso idee sul nuovo esecutivo UE che ha visto Raffaele Fitto inserito come Executive Vice President.

Tuttavia, gli addetti ai lavori affermano che non è stato fatto alcun riferimento al recente incontro di Draghi con Marina Berlusconi, che ha causato qualche turbolenza tra gli alleati di Meloni.

A seguito dell’incontro, Palazzo Chigi ha rilasciato una nota, in essa vengono citati gli aspetti chiave del rapporto di Draghi, tra cui: la necessità di spingere l’innovazione, la questione demografica, la fornitura di materie prime critiche, il controllo delle catene del valore e la necessità, in generale, per l’Europa di fornire gli strumenti adeguati per attuare le sue strategie ambiziose.

Queste vanno dal rafforzamento dell’industria difensiva alle doppie transizioni, senza escludere niente, nemmeno l’idea di un nuovo debito comune.

Diverse personalità politiche della maggioranza, da Fratelli d’Italia a Forza Italia e Noi Moderati, hanno recentemente mostrato un forte interesse per alcune questioni ritenute importanti dal governo. Tra queste, le valutazioni positive si stanno concentrando su dettagli significativi delineati in un report recente. Tuttavia, la Lega si è dimostrata critica, con Claudio Borghi che ha definito tali proposte “un pericolo mortale”.

Nel frattempo, un’interazione continua è prevista tra l’ex leader nazionale e Giorgia Meloni su questi argomenti.

Draghi sta attualmente effettuando una serie di visite istituzionali, parlando anche di innovazione a Bergamo’s Kilometro Rosso. Il 5 settembre era a Parigi per una riunione con Emmanuel Macron all’Eliseo. Ha anche incontrato Marina Berlusconi e Gianni Letta a Milano, una mossa resa pubblica solo due giorni dopo, che ha innescato varie speculazioni politiche.

Vi sono stati episodi recenti di tensioni tra Meloni e Marina Berlusconi, così come tra la presidente di Mondadori e Antonio Tajani, soprattutto dopo l’esplosione dell’anno scorso del caso degli extraprofitti bancari. Marina Berlusconi ha negato categoricamente queste insinuazioni di tensioni, affermando in una lettera al quotidiano Repubblica che le ha pesantemente distorte.

La presidente di Mondadori e Fininvest ha espresso la sua insoddisfazione riguardo a quelle che ritiene “ricostruzioni false” che non corrispondono affatto alla verità.

Riferendosi a un articolo dove il suo incontro con Draghi è presentato come una provocazione verso Giorgia, ha voluto ribadire quanto siano stati deformate le informazioni. Ha spiegato che alcuni pensieri e piani che le vengono attribuiti non appartengono a lei né mai le sono appartenuti. Inoltre, ha rimarcato come vengano distorti i contenuti dei suoi incontri lavorativi, trasformandoli in incongrue assemblee clandestine che sembrerebbero celare complotti politici degne di un romanzo di fantascienza.