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Giorgia Meloni ha affrontato nuovamente il tema dei suoi conti bancari monitorati, dichiarando di sentirsi la persona più sorvegliata in Italia. In un’intervista al Tg5, ha sottolineato che, sebbene la situazione sia preoccupante, non c’è stata alcuna prova concreta che possa comprometterla. “La mia vita è stata scrutata a fondo, ma non è emerso nulla di incriminante. Questo è forse il motivo per cui sono oggetto di tanto interesse”, ha affermato il premier.
Gruppi di pressione e tentativi di rimozione
Meloni ha anche denunciato la presenza di gruppi di pressione nel paese, che non gradirebbero la governance di una persona che non può essere soggetta a ricatti. Ha descritto come tali gruppi possano tentare di rimuoverla tramite mezzi alternativi. “È simile a un furto in casa, dove i ladri sottraggono beni preziosi per passarli a chi li acquista. Ritengo che lo stesso accada nel mondo delle informazioni: ci sono funzionari che trafugano dati riservati e li rivendono. Ci aspettiamo di capire a chi vengano venduti”, ha detto Meloni, rimarcando la gravità della situazione.
La paralisi riguardante Rai e Consulta
La sinistra è soddisfatta della paralisi riguardante Rai e Consulta? Personalmente ritengo che attualmente non ci siano molte gratificazioni per il partito di sinistra. Per quanto riguarda la Consulta, abbiamo solamente cercato di seguire quanto stabilito dalla Costituzione. L’articolo recita che dobbiamo eleggere un giudice della Corte entro 30 giorni dalla sua assenza. Sono passati già 10 mesi; abbiamo il diritto di avanzare le nostre proposte.
La situazione critica della Manovra
Il premier affronta anche il tema della Manovra. “La situazione è critica per la Manovra? In realtà, abbiamo già trattato questo argomento nelle ultime due manovre finanziarie. Se non avessimo destinato 120 miliardi di euro per ristrutturare meno del 4% delle abitazioni italiane, in particolare delle seconde case, ora avremmo a disposizione molte più risorse da investire nei salari, nella sanità, nelle famiglie e nelle pensioni”.
A parte le bugie diffuse dalla sinistra, non esiste un governo nella storia italiana che abbia investito nella sanità quanto stiamo facendo noi. Intendo annunciare un ulteriore aumento delle risorse, allo stesso modo in cui è falso un altro mito, quello delle tasse per tutti. Questo governo, infatti, ha abbassato le tasse. Aumentarle è una scelta di sinistra, mentre loro continuano a richiedere una tassa patrimoniale. Io non mi considero di sinistra e noi – conclude Meloni – ci impegneremo a mantenere i nostri provvedimenti e a fare ulteriori progressi, se possibile”.