Il 16 ottobre di ottantuno anni orsono, Roma fu teatro di uno degli episodi più brutali della storia italiana. All’alba, i nazisti, con la complicità del regime fascista, avviarono una spietata caccia agli uomini, prelevando 1259 persone innocenti dalle loro abitazioni per deportarle nei campi di sterminio. Tra queste vittime c’erano uomini, donne, anziani e bambini, senza eccezioni, e soltanto 16 di loro riuscirono a tornare indietro.
Primo Levi affermava: “Se comprendere è impossibile, conoscere è necessario”, un monito che continua a guidarci nella preservazione della memoria di questi eventi e nel rafforzare il nostro impegno contro l’antisemitismo, recentemente riacutizzato dalla terribile aggressione di Hamas, datata 7 ottobre 2023, ai danni del popolo israeliano.
In questa giornata, il Governo esprime la sua solidarietà alla Comunità Ebraica di Roma e ai familiari dei deportati. Anche il presidente del Senato, Ignazio La Russa, ricorda il rastrellamento del Ghetto di Roma, descrivendolo come un atto di disumanità che ha lasciato un segno indelebile nella nostra storia. Manifesta il suo profondo sdegno per le atrocità subite, riaffermando l’importanza di non dimenticare mai tali fatti. Conclude mostrando la propria vicinanza alla comunità ebraica romana.
Il 16 ottobre rappresenta un doloroso anniversario, a 81 anni di distanza, dal rastrellamento del Ghetto di Roma, durante il quale oltre mille ebrei furono deportati dai nazisti con l’aiuto del regime fascista, un episodio che ha caratterizzato una delle fasi più oscure della nostra storia, con solo 16 di loro che riuscirono a tornare.
Nessuno fu escluso, nemmeno i bambini, gli anziani e le donne. È fondamentale mantenere viva la memoria. Rimanere informati attraverso testimonianze e ricerche storiche promuove la consapevolezza e rappresenta un impulso per il nostro impegno nel difendere i principi di dignità e umanità. Così si è espresso Lorenzo Fontana, presidente della Camera. Pur non essendo romano, il 16 ottobre 1943 non è un giorno che ho vissuto direttamente, ma i miei zii me ne hanno parlato; è una parte triste della nostra storia familiare. Queste parole sono state pronunciate dalla senatrice a vita Liliana Segre, mentre discuteva dell’anniversario del rastrellamento nel ghetto di Roma, evento che è stato commemorato anche in Senato. Segre ha condiviso queste riflessioni al termine della riunione della commissione per combattere intolleranza, razzismo e antisemitismo, di cui è a capo.